Ucraina, forze speciali contro i filo russi a Slovyansk: morti e feriti

Controffensiva del governo di Kiev nell'Est del Paese. Ci sono morti e feriti. Intanto vanno avanti le trattative tra Mosca e Washington

Ucraina, forze speciali contro i filo russi a Slovyansk: morti e feriti

Ancora violenza in Ucraina. Il governo di Kiev ha inviato le forze speciali a Slovyansk, nell'est del paese, dove ieri uomini armati filorussi avevano preso il controllo di una stazione di polizia e della sede dei Servizi di sicurezza. Lo annuncia, un un post su Facebook, il ministro dell'Interno ucraino, Arsen Avakov, aggiungendo che all'avvicinarsi dei soldati i separatisti pro Russia hanno aperto il fuoco. Un agente dei servizi di sicurezza ucraini è rimasto ucciso e altri cinque sono rimasti feriti. Tra i
separatisti, invece, c’è un "numero non precisato di vittime", ha aggiunto il ministro, dicendo anche che i "separatisti si nascondono dietro civili, usati come scudi umani".

Ieri a Donetsk, dove un edificio governativo era già occupato da domenica scorsa da manifestanti filorussi, un gruppo di uomini in uniforme da Berkut è entrato nella sede della polizia. A Krasnyi Lyman la stazione di polizia è stata attaccata e occupata da uomini armati con fucili automatici di fabbricazione russa; e a Kramatorsk alcuni dimostranti hanno issato sul palazzo dell'amministrazione locale la bandiera della Repubblica indipendente di Donetsk, proclamata lo scorso 7 aprile dai manifestanti filorussi che avevano attaccato i palazzi governativi. I disordini a Slovyansk e nella vicina città industriale di Donetsk sono solo l'ultimo segnale di una spirale di rabbia scoppiata nell'est dell'Ucraina, a maggioranza russofona, dopo l'insediamento del nuovo governo a Kiev. I russofoni accusano il nuovo esecutivo di essere fascista e di minacciare i loro diritti, avanzando l'ipotesi dell'annessione alla Russia seguendo il precedente creato dalla Crimea.

Il vice presidente americano Joe Biden sarà in Ucraina il 22 di questo mese per discutere con il governo di transizione delle misure per la stabilizzazione economica del paese, in particolare per la sicurezza energetica, e della crisi in corso nelle regioni orientali. La Casa Bianca ha espresso "forte preoccupazione per la campagna concertata in atto nell’est del paese, che vede protagonisti separatisti filo russi, apparentemente con il sostegno della Russia". I separatisti "invitano alla violenza e ad azioni di sabotaggio, cercando di destabilizzare" l’Ucraina.

Come ha spiegato Laura Lucas Magnuson, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, gli Stati Uniti sollecitano la Russia "a porre fine agli sforzi per destabilizzare l’Ucraina", chiedendo a Mosca di astenersi "da un ulteriore intervento militare".

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