Ucraina, liberati osservatori Osce. Continua l'offensiva contro i filorussi

Non si placa la tensione a Kiev. Dall'alba, le truppe sono in azione vicino a Kramatorsk

Ucraina, liberati osservatori Osce. Continua l'offensiva contro i filorussi

La situazione in Ucraina resta tesa. Sebenne siano stati rilasciati i sette osservatori Osce tenuti in ostaggio nel paese, ma non si placa la tensione a Kiev. La notizia della liberazione degli osservatori, tenuti in ostaggio dai separatisti russi dal 25 aprile scorso, è stata data dall’agenzia Itar-tass ma ancora non ha avuto una conferma ufficiale. Poco prima un’altra agenzia russa, l’Interfax, aveva diffuso la dichiarazione dell’autoproclamato sindaco di Sloviansk, Viacheslav Ponomariov, in cui veniva annunciato l’imminente liberazione. "Stanno tutti qui con me, sto parlando con loro e sto per liberarli", ha dichiarato sottolineando che la situazione a Slovianks è diventata pericolosa a seguito "dell’operazione anti-terrorismo" lanciata dalle forze ucraine. Una conferma è arrivata da Vladimir Lukin, l’emissario di Mosca inviato dal Cremlino nella città dell’Ucraina orientale proprio per negoziare la liberazione dei sei ispettori militari europei e de loro interprete. "Quelli che erano nella mia lista sono tutti liberi", ha detto.

Intanto il governo ha fatto sapere che le operazioni militari contro i separatisti filorussi nell'est del Paese continuano e, dall'alba, le truppe sono in azione vicino a Kramatorsk. Le autorità ucraine hanno ripreso stamane l’offensiva volta a riprendere il controllo di Slaviansk, la città epicentro dell’insurrezione separatista filorussa, e di Kramatorsk, a una quindicina di chilometri di distanza. Lo ha confermato il ministro ucraino degli Interni, Arsen Avakov. Mosca e Washington nel frattempo si sono nuovamente rinfacciate la responsabilità delle violenze degli ultimi giorni, che ieri, giornata particolarmente tragica, che hanno causato la morte di 31 persone ad Odessa, porto sul Mar Nero, soffocate in un incendio appicato contro un edificio dove erano asserragliati gruppi filorussi.

Il presidente americano Barack Obama e il cancelliere tedesco Angela Merkel, ricevuta ieri alla Casa Bianca, hanno minacciato la Russia di nuove sanzioni.

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