Prosegue, sempre più aspro, il braccio di ferro tra la Siria e la comunità internazionale. Gli Stati Uniti bocciano l'idea di Kofi Annan di affidare all’Iran un ruolo nella risoluzione della crisi. E la Casa Bianca fa sapere che non ci può essere un futuro per Assad. "La comunità
internazionale - ha detto il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney - deve lavorare in maniera costruttiva e cooperare per risolvere la situazione in Siria. Gli Stati Uniti notano dei progressi sulla strada della costruzione di un ampio consenso". Ma "nel processo di transizione e nel futuro della Siria - ha ripetuto Carney - Assad non può più giocare alcun ruolo".
La Nato spinge sulla Russia
Il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, ha chiesto alla Russia di impegnarsi per facilitare una soluzione politica alla crisi in Siria. "La Russia ha la responsabilità di facilitare una soluzione politica e di servirsi della sua influenza su Damasco per facilitare una tale soluzione politica", ha detto Rasmussen nel corso di una visita oggi in Kosovo.
Ma Mosca tira dritto
La Russia intanto fa sapere che rispetterà il contratto che prevede la fornitura alla Siria del sistema di difesa antiaerea. Lo ha sottolineato Vyacheslav Dzirkaln, vice direttore del Servizio federale di cooperazione militare russo, citato dall’agenzia d’informazione Interfax.
"La Russia ha (con la Siria, ndr) degli obblighi relativi a vecchi contratti che sono stati siglati nel 2008 e a cui hanno fatto seguito altri contratti relativi al sistema di difesa antiaerea", ha dichiarato Dzirkaln, a margine del Farnborough Airshow vicino Londra. Questi contratti, ha spiegato il dirigente russo, "devono essere rispettati e lo saranno, ma noi non sigleremo in questa fase alcun nuovo accordo" sulla fornitura di armi.
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