Usa, il futuro capo della Cia difende la guerra dei droni

In un'audizione al Senato John Brennan, che Obama vuole come nuovo capo della Cia, rivela che non si oppose alle torture fatte ai sospetti affiliati di al Qaeda: "Erano decise da Bush"

Usa, il futuro capo della Cia difende la guerra dei droni

Il futuro capo della Cia, John Brennan, considerato l’artefice della guerra dei droni, ieri è stato messo sotto torchio in un'audizione alla Commissione Intelligence del Senato per la ratifica della sua promozione. Pressato dalle domande sul suo passato, ha detto di non aver mai tentato di fermare le torture. Si sarebbe opposto solo in privato al waterboarding (forma di annegamento controllato) e alle umiliazioni personali inflitte ai prigionieri. L'uomo che Obama ha scelto per guidare l’intelligence ha cercato di prendere le distanze dalle controverse tecniche messe in atto dopo l’11 settembre, quando gli agenti americani, in tutto il mondo, fecero di tutto pur di strappare informazioni ai sospetti affiliati di al Qaeda. "Non ho mai provato a fermare queste azioni - ha ripetuto Brennan - perché si trattava di decisioni assunte da un settore dell’agenzia sotto l’autorità di altre persone ed era una materia sotto il controllo diretto dell’amministrazione del tempo".

Botta e risposta sui droni

A una precisa domanda Brennan ha ammesso che alcune "informazioni importanti" sono state raccolte grazie al waterboarding. E quando il senatore Chambliss ha aggiunto che secondo la sua visione odierna sarebbe stato meglio uccidere quegli stessi sospetti con il lancio di droni, Brennan si è indignato: "Non ho mai creduto che uccidere un terrorista sia meglio che catturarlo e metterlo in galera".

Contestazione dei pacifisti

Poco prima dell'audizione alcuni militanti pacifisti del gruppo Pink Code, vestiti di rosa, hanno srotolato alcuni striscioni: "Brennan uguale assassino" e "Stop alla Cia assassina". Poi hanno gridato slogan del tipo: "Pakistan, Yemen, Somalia, e chi ancora?" (guarda il video). Nel suo intervento Brennan ha difeso a spada tratta l’uso di droni, assicurando che questo programma "rispetta sempre degli standard rigorosi". Un tema su cui il Congresso potrà ampliare il suo potere di controllo. Secondo il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, l’utilizzo dei droni ha contribuito a una significativa decimazione di al Qaeda, compresa l’eliminazione di Osama Bin laden.

Pur difendendo a spada tratta i droni, Brennan amette che serve qualche correzione di rotta: "La Cia non deve espandere le attività paramilitari" e la maggior parte degli attacchi dovranno essere "condotti dai militari" del Pentagono. Sembra una differenza da poco, in realtà è enorme.

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