La nuova sparata di Ilaria Salis: "Abolire le carceri minorili"

In queste ultime settimane, Ilaria Salsi sta visitando "a sorpresa", come ci tiene a specificare, le carceri del nord Italia invocandone la chiusura

La nuova sparata di Ilaria Salis: "Abolire le carceri minorili"
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In questi giorni Ilaria Salis è impegnata in un "tour a sorpresa" delle carceri italiane e al termine di ogni visita ne chiede la chiusura. L'ha fatto all'uscita dalla casa circondariale San Vittore di Milano, da quella di San Michele di Alessandria e poi all'uscita dal carcere minorile Beccaria di Milano. Ogni volta, il registro dell'eurodeputata è lo stesso ma non propone alternative valide. Ora chiede di "chiudere il Beccaria" e "abolire tutti i carceri per minori". Come spiegano anche i sindacati della Polizia Penitenziaria, le criticità in queste strutture non mancano ma il fatto che si tratti di minori non significa che siano meno pericolosi degli adulti, anche perché nelle carceri minorili vengono ristretti i detenuti fino ai 25 anni di età.

"Con la chiusura di sempre più comunità per minori e la riduzione delle reti territoriali di assistenza e protezione dovute al sistematico sotto finanziamento pubblico, le opportunità per percorsi alternativi alla detenzione stanno diminuendo drasticamente. Soprattutto per tutti quei ragazzi che già in partenza hanno meno possibilità", ha dichiarato l'europarlamentare eletta grazie ad Avs, che le ha permesso di uscire dal carcere ungherese prima ancora che un tribunale si esprimesse sulle gravi accuse che pendono sul suo conto. "La detenzione, anziché essere intesa come extrema ratio, diventa la soluzione normale, una scelta peraltro incentivata dagli ultimi decreti governativi che hanno ampliato la possibilità di ricorso alla custodia cautelare in carcere", conclude Salis. Gli stessi utenti a cui è concesso rispondere sotto i suoi post, che hanno la limitazione inserita dalla stessa eurodeputata, le fanno notare l'assurdità delle sue richieste, sottolineandone l'ipocrisia ideologica e strumentale.

Insomma, niente più detenuti in carcere ma criminali lasciati liberi in città, al massimo ristretti in comunità, nel mondo ideale di Ilaria Salis, che durante la visita ad Alessandria ha visitato anche Luigi Spera, "compagno di Palermo" detenuto in via cautelare per aver assaltato la sede di Leonardo Spa nel capoluogo siciliano con oggetti incendiari. Per Salis è un "compagno" da difendere "su cui occorre fa convergere le nostre energie solidali". Le sue posizioni utopiche, che comunque non stupiscono alla luce della sua storia politica, non sono piaciute negli ambienti politici. E se nessuno si espone pubblicamente, a parte i soliti noti, per supportare le tesi di Salis, un motivo c'è. Tutti chiedono che cambi la situazione delle carceri, e si lavora per questo, ma la chiusura è pura ideologia.

"La Sinistra Antagonista si conferma un pericolo per la Nazione. L'eurodeputata Ilaria Salis ha dimostrato ancora una volta quale sia il vero volto suo e dei suoi compagni di schieramento: prima ha richiesto la liberazione di Maysson Majidi, arrestata in Calabria con l'accusa di essere una scafista, subito dopo ha pensato bene di difendere Luigi Spera", ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Tommaso Foti. "È imbarazzante vedere come la Salis continui a legittimare violenza e illegalità, rendendosi complice di atti che mettono a rischio la vita dei cittadini italiani. L'Italia merita certamente di meglio", ha aggiunto. "Non accettiamo lezioni da Ilaria Salis e riteniamo inquietanti i vari messaggi politici diramati ieri dopo la sua visita al Carcere di San Michele di Alessandria", fa eco il deputato piemontese di Fratelli d’Italia, Enzo Amich. "Ecco il vero volto della sinistra antagonista nelle istituzioni.

Un 'capolavoro' francamente imbarazzante da parte di chi riesce ogni volta a schierarsi dalla parte sbagliata", sono le parole del capo-delegazione di Fratelli d'Italia all'Europarlamento, Carlo Fidanza.

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