Meloni parla con Macron: "Proteggere frontiere Ue"

Una telefonata per superare le incomprensioni Accordo sui migranti e sull'appoggio all'Ucraina

Meloni parla con Macron: "Proteggere frontiere Ue"

Il lungo freddo, tre mesi di polemiche e dispetti vari, poi i diplomatici al lavoro sott' acqua, e ora il contatto.

Giorgia Meloni e Emmanuel Macron (nel tondo) si sentono nel pomeriggio, primo passo per provare a riannodare un rapporto che sembrava andato, e questa è già una notizia. «Una conversazione cordiale», riferiscono da Palazzo Chigi, distesa, «concreta», centrata sui fatti di interesse comune e «sui principali temi dell'agenda europea e internazionale». Addirittura i due «concordano» su diversi punti, dagli aiuti all'Ucraina al sostegno per mantenere competitive le aziende di Italia e Francia, e trovano sintonie persino sugli sbarchi. «Contrastare l'immigrazione illegale attraverso un effettivo controllo delle frontiere esterne della Unione», come si legge nella nota della presidenza del Consiglio, è «urgente». Certo, non c'è intesa su tutto il dossier, «il confronto prosegue», ma insomma, la telefonata e una buona base di partenza.

Disgelo? O un parallelo bagno di realismo? Parigi e Roma hanno troppi legami, troppi coinvolgimenti economici e culturali, troppe battaglie comuni nella Ue, dall'energia all'economia alle riforme della governance, per non essere alleati. Ma è proprio sull'immigrazione e sulla gestione delle navi che le relazioni tra i governi si sono sbrindellate, ids con l'Italia decisa a mantenere la linea dura. Il caso della Ocean Viking aveva creato un vero, rumoroso, incidente diplomatico tra i due Paesi, che pure sono stretti in un'amicizia rafforzata dal solenne Trattato del Quirinale.
Una rottura che aveva spinto la Francia a chiedere agli altri Stati dell'Unione di bloccare i trasferimenti dei migranti arrivati sulle nostre coste.

E così in questi mesi tra Meloni e Macron ci sono stati soltanto dei contatti rapidi e fugaci durante i vertici internazionali, più uno scambio di messaggi dopo la frana di Ischia. Adesso, a una novantina di giorni dall'incontro romano nelle ore dell'insediamento a Palazzo Chigi della leader di FdI, arriva il primo vero colloquio ufficiale. Ma non perdiamoci di vista, presto forse ci sarà un vertice bilaterale.
«I presidenti - conclude il comunicato - hanno concordato di continuare a confrontarsi su queste tematiche largamente condivise».

Nella telefonata c'é pure un accenno alla cattura di Matteo Messina Denaro, con Macron che si congratula per l'operazione che ha portato 'u siccu in carcere. Un successo dello Stato intero, come spiega anche Sergio Mattarella durante la riunione del Consiglio supremo di difesa, a cui partecipa pure la Meloni.

Prima di affrontare gli argomenti all'ordine del giorno - la necessità di continuare a sostenere militarmente Kiev e le iniziative sul fronte sud del Mediterraneo in chiave migranti - il presidente della Repubblica, «molto soddisfatto», ringrazia ancora il ministro dell'Interno Piantedosi, i carabinieri, le forze dell'ordine, la magistratura e sottolinea «la coincidenza significativa della grande partecipazione popolare a Palermo alle esequie di Fratel Biagio Conte». Non c'è solo Cosa Nostra in Sicilia, ma pure «sentimenti autentici che animano la società».

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