Gli agricoltori di Olanda e Belgio contro le follie green. E anche l'Italia ora rischia

Mentre si favorisce il cibo sintetico e il consumo di insetti, si colpiscono agricoltori e allevatori accusati di inquinare. Le leggi che vuole approvare il governo olandese sulle emissioni del settore agricolo, potrebbero arrivare anche in Italia e nel resto d'Europa

Gli agricoltori di Olanda e Belgio contro le follie green. E anche l'Italia ora rischia

In Italia se ne parla poco o nulla ma quanto sta avvenendo ormai da vari mesi nei Paesi Bassi e in Belgio interesserà con tutta probabilità anche il nostro paese nei prossimi anni. Migliaia di agricoltori e allevatori protestano contro le nuove misure ambientali previste dai governi che, sostenendo di voler colpire le emissioni di CO2, preparano leggi che colpiranno duramente il settore agricolo e zootecnico.

L’ultima manifestazione in ordine di tempo è avvenuta l'11 marzo all’Aia dove, nonostante il divieto delle autorità, si sono radunate più di diecimila persone per protestare contro i piani di riduzione delle emissioni di azoto del governo olandese in una lunga colonna di trattori che ha attraversato le strade della zona. La protesta, organizzata da Farmers Defence Force (Fdf) e da Samen voor Nederland (Insieme per i Paesi Bassi), avviene a pochi giorni dalle elezioni regionali che si terranno mercoledì. In segno di ribellione molti produttori hanno esposto le bandiere nazionali capovolte e striscioni con lo slogan “Niente agricoltori, niente cibo”.

Il governo olandese vuole infatti ridurre entro il 2030 il 50% delle emissioni di gas serra e per farlo ha puntato il dito contro fertilizzanti e reflui zootecnici ritenuti colpevoli di danneggiare l’ambiente. Gli agricoltori temono che dietro questo decisione si nasconda il rischio di espropri forzati anche per le misure previste per la riduzione delle mandrie e degli allevamenti, non bisogna infatti dimenticare che l’Olanda è il primo paese esportatore di carne in Unione europea e tra i principali al mondo.

Le proteste degli agricoltori, che vanno avanti da vari mesi, hanno investito qualche giorni fa anche il Belgio dove 2700 trattori hanno bloccato il traffico di Bruxelles contro il piano azoto del governo fiammingo. Il provvedimento pensato dall’esecutivo fiammingo, prevede una riduzione delle emissioni del settore agricolo introducendo oneri finanziari per i comparti che emettono di più a partire dall'allevamento dei suini, minacciando così l'esistenza di molte aziende.

Come spiega Eva Vlaardingerbroek, attivista olandese conservatrice in prima linea a difesa degli agricoltori a ilHiornale.it: “Questa è una questione che riguarda tutti noi. Se permettiamo al governo olandese di espropriare i nostri agricoltori e permettiamo che i nostri diritti costituzionali non siano rispettati in quel modo, allora è una questione di tempo prima che vengano a cercare il resto di noi”.

Nonostante sui media italiani queste proteste stiano passando pressoché sotto silenzio, in Olanda sono una questione molto sentita e sui social è intervenuto anche Elon Musk chiedendo maggiori informazioni sulla questione “quali leggi volete che il governo cambi?”.

Il rischio che nei prossimi anni queste misure siano realizzate anche nel resto d’Europa e in Italia è concreto e, se da un lato si favoriscono politiche a favore del cibo sintetico o del consumo di insetti, dall’altro si colpiscono agricoltori e allevatori con un impatto su un settore che dà lavoro a decine di migliaia di persone e determina l'approvvigionamento alimentare di centinaia di

milioni di persone. Ancora una volta siamo di fronte al tentativo di cambiare i nostri stili di vita attaccando le abitudini alimentari di ognuno di noi e distruggendo settori che fanno storicamente parte dell’economia europea.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica