Nell'attuale panorama politico ed economico europeo, l'intervista con l'onorevole Marco Zanni, europarlamentare in quota Lega e presidente del gruppo Identità e Democrazia al Parlamento Europeo, offre spunti di riflessione fondamentali. Zanni, con la sua profonda conoscenza delle dinamiche interne dell'Unione Europea, ci guida attraverso le sfide e le opportunità che l'Europa sta affrontando, dalla riforma del bilancio pubblico europeo alle questioni legate alla transizione verde. Con una visione critica ma costruttiva, l'onorevole sottolinea l'importanza di una cooperazione tra i vari stati membri e l'urgenza di adottare politiche efficaci e sostenibili per il futuro dell'Europa. Una chiara fotografia del futuro dell’Europa.
Come vede l'attuale situazione politica in Europa, in particolare riguardo alla riforma del bilancio pubblico europeo e alle regole fiscali?
"La coordinazione delle politiche di bilancio pubblico è fondamentale per l'Unione Europea da almeno 30 anni. Abbiamo costruito un impianto di regole, noto come patto di stabilità e crescita, che ha richiesto un coordinamento stretto delle politiche di bilancio pubblico. Tuttavia, dopo la crisi dell'eurozona, c'è stata una necessità di rivedere queste regole. L'Europa ha deciso di stringere la cinghia dei bilanci pubblici, ma ora stiamo cercando di adottare politiche più anticicliche".
Il covid come ha influenzato queste dinamiche?
"Il covid ha introdotto una necessità straordinaria di sospendere queste regole. Abbiamo vissuto due anni in cui i deficit pubblici sono schizzati a livelli inimmaginabili. Ora c'è un processo legislativo di cambiamento di queste regole, ma trovare un accordo tra 27 stati con visioni diverse è difficile".
Quindi, quali sono le prospettive per il futuro?
"La questione principale è come raggiungere i target di transizione industriale richiesti dalla Commissione Europea senza tornare alla vecchia austerità di bilancio. La Commissione Europea ha investito molto nella transizione verde, ma ci sono molte critiche su come è stata gestita".
Riguardo alle prossime elezioni europee del 2024?
"Non ho la sfera di cristallo, ma vedo un trend di frammentazione politica.
Le forze politiche euroscettiche stanno guadagnando sempre più supporto. La sfida per il 2024 sarà collaborare e presentare una visione chiara ai cittadini. Da parte della Lega, vogliamo vedere una decentralizzazione dei poteri in Europa, simile al federalismo che proponiamo in Italia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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