Il caso della nave Sea-Eye, la prima Ong fermata dalle autorità italiane per 60 giorni e non per i canonici 20, sta facendo discutere anche in Germania, Paese di bandiera dell'organizzazione. Gorden Isler, portavoce di Sea-Eye, in questi giorni si sta spendendo sui social cercando di far valere le ragioni della sua organizzazione e chiedendo addirittura l'intervento politico della Germania contro l'Italia e sostenendo che solo il Paese di bandiera possa sanzionarla per interventi in acque internazionali. Sarebbe così se la nave non avesse chiesto il coordinamento all'Italia e non fosse entrata nelle sue acque territoriali, dove il decreto Piantedosi è legge, con 144 migranti irregolari.
Ed è proprio in risposta delle inutili, e a tratti surreali, rimostranze che sta avanzando Isler per l'applicazione del fermo con recidiva che è intervenuto Gunnar Schupelius. Lui è un giornalista ed editorialista tedesco, che ha sottolineato con molta semplicità quello che è il punto sul quale si basa l'applicazione della sanzione da parte dell'Italia. "La nave della Chiesa evangelica, la Sea-Eye 4, viene sequestrata dall'Italia per 60 giorni. Si dice che abbia preso a bordo dei migranti al largo delle coste libiche, anche se la guardia costiera era pronta ad accoglierli. Se questo è vero, allora la Chiesa non salva, ma favorisce l'immigrazione incontrollata", ha scritto Schupelius in risposta a Isler.
Das Schiff der Evangelischen Kirche, die „Sea-Eye 4“, wird von #Italien 60 Tage festgesetzt. Es soll vor der Küste von #Libyen #Migranten an Bord genommen haben, obwohl die #Küstenwache zur Aufnahme bereit war. Wenn das stimmt, dann rettet die #Kirche nicht, dann fördert sie die…
— Gunnar Schupelius (@BZSchupelius) March 12, 2024
Cosa c'entra la Chiesa evangelica tedesca con la nave Ong? Sea-Eye è esattamente quello che ha dichiarato il giornalista: una nave finanziata per larga parte dalla Evangelische Kirche Deutschlands, oltre che dal governo tedesco, come dimostrano gli oltre 360mila euro versati nelle casse lo scorso ottobre. E basta andare nel sito ufficiale dell'organizzazione per trovare, oltre alle organizzazioni istituzionali, innumerevoli entità legate all'universo ecclesiastico evangelista. Oltre alla stessa Ekd, infatti, ci sono numerose diocesi e arcidiocesi, anche di grandi dimensioni, che offrono sostegno economico alla nave tedesca.
Forse è forzato, ma Sea-Eye, anche chiedendo l'intervento politico del governo federale di Berlino, sembra aver assunto il comportamento di un'organizzazione istituzionalizzata, conscia di avere alle spalle un apparato potente che possa sostenerla.
Altrimenti non avrebbe senso la richiesta di scagliarsi contro il governo italiano da parte di Isler. In ogni caso, per il momento nessun politico e nessun partito ha raccolto l'invito di Isler, che probabilmente non era a conoscenza dell'Italia come Stato sovrano con un proprio impianto normativo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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