Manca poco ormai per capire il destino di von der Leyen. La votazione è iniziata intorno alle 13:30, l'esito è atteso dalle 14.30. Von der Leyen per essere confermata deve ottenere almeno il 50% più uno dei componenti della Camera, ossia 361 voti. La maggioranza che la sostiene (Ppe, S&d e liberali) con l'appoggio ufficializzato dei Verdi conta 454 voti. La percentuale dei franchi tiratori può essere di un 15%: e quindi è possibile aspettarsi sui 390 voti. Questo senza tenere in considerazione i possibili 30 voti che arriverebbero dall'Ecr.
La cronaca della giornata
Ursula von der Leyen si presenta dentro l'Aula del Parlamento europeo di Strasburgo pochi minuti dopo le ore 9 di mattino per convincere gli ultimi deputati indecisi (soprattutto nelle file dei Verdi e dei Conservatori) a confermarle la fiducia come presidente della Commissione europea anche per i prossimi cinque anni. Tanti sono gli annunci fatti nell'emiciclo Ue dall'ex ministra tedesca davanti ai 720 rappresentanti dei 27 stati membri. Innanzitutto uno dei tanti punti contrastanti: il Green Deal. "Dobbiamo e manterremo la rotta sugli obiettivi stabiliti", ha dichiarato nel suo discorso programmatico per il quinquienno 2024-2025. "C'è un'esigenza altrettanto urgente di decarbonizzare e industrializzare la nostra economia allo stesso tempo". Allo stesso tempo, tuttavia, è necessario investire su un nuovo "Clean Industrial Deal per industrie competitive e posti di lavoro di qualità nei primi 100 giorni del mandato".
Nei suoi v minuti oratori Von der Leyen garantisce quindi che la nuova commissione, con questo accordo sull'industria pulita, si concentrerà completamente "sul supporto e sulla creazione delle giuste condizioni affinché le aziende raggiungano i nostri obiettivi comuni", aggiunge. Questo significa "semplificare, investire e garantire l'accesso a forniture energetiche e materie prime economiche, sostenibili e sicure". Tutto questo preparerà la strada "verso l'obiettivo di riduzione delle emissioni del 90% per il 2040 che proporremo di sancire nella nostra legge europea sul clima". A ogni passo, si lavorerà in partnership con l'industria, i partner sociali e tutte le parti interessate. "Proporremo un Industrial Decarbonisation Accelerator Act per supportare le industrie e le aziende durante la transizione. Ciò incanalerà gli investimenti in infrastrutture e industria, in particolare nei settori ad alta intensità energetica", chiosa su questo tema.
Si arriva poi alla questione della difesa internazionale. Come parte di un nuovo Patto per il Mediterraneo, la presidente della Commissione Ue promette di sviluppare "le nostre partnership strategiche esistenti e lavoreremo per crearne di nuove con responsabilità e risultati chiari". Si lavorerà in aree di interesse comune, dagli investimenti in istruzione, infrastrutture ed economia in senso lato alle partnership di talenti e percorsi legali. Scelte che comporteranno l'intensificazione del "lavoro sui rimpatri, prevenendo l'immigrazione illegale e combattendo il traffico di esseri umani". Von der Leyen desidera assicura una maggiore "trasparenza nei confronti del Parlamento europeo su tali accordi. Rifletteremo inoltre ulteriormente su nuovi modi per contrastare l'immigrazione irregolare, rispettando al contempo il diritto internazionale e garantendo soluzioni sostenibili ed eque per i migranti stessi", conclude. Meno rendicontazione e meno burocrazia: "Farò in modo che ogni commissario nel proprio portafoglio i impegni concretamente nella riduzione degli oneri. E nominerò un vicepresidente per coordinare questo lavoro e riferire sui progressi a questa Camera una volta all'anno".
Von der Leyen ha anche modo di bacchettare Viktor Orban, che diciassette giorni fa ha assunto il ruolo di presidente di turno dell'Unione Europea. "Due settimane fa, un primo ministro dell'Unione Europea è andato a Mosca. Questa cosiddetta 'missione di pace' non era altro che una missione di appeasement (ovvero di accondiscendenza, ndr). Solo due giorni dopo, quattordici jet hanno puntato i loro missili contro un ospedale pediatrico e un reparto maternità a Kiev", ricorda la presidente della Commissione europea uscente al leader dell'Ungheria.
A proposito degli esponenti della destra, la presidente della Commissione Ue avverte: "Non starò mai a guardare mentre viene fatta a pezzi dall'interno o dall'esterno. Non permetterò mai che l'estrema polarizzazione delle nostre società venga accettata. E non accetterò mai che demagogi ed estremisti distruggano il nostro stile di vita europeo. E sono qui oggi pronta a guidare questa lotta con tutte le forze democratiche qui in questa Camera", afferma perentoriamente. Infine, una citazione di David Sassoli: "Noi popolo d'Europa siamo la nostra migliore speranza in un mondo pericoloso, ed oggi la speranza dell'Europa è nelle vostre mani, voi che siete le forze democratiche. Viva l'Europa".
Al termine del suo discorso il leader della Lega, Matteo Salvini, ha voluto commentare caldo così sui suoi profili social: "Il primo obiettivo di Ursula Von der Leyen? Green
deal entro 100 giorni. Nuove tasse e nuove spese folli e inutili sulla pelle delle imprese, dei lavoratori, delle famiglie italiane ed europee. L’ennesimo motivo per dire di NO alla sua elezione".
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