"Il MoVimento 5 Stelle sembra volere una strage di persone depresse. Perché, se basta una 'malattia produttiva di gravi sofferenze' a fondare la richiesta di eutanasia attiva, una condizione così soggettiva sarà riscontrata da migliaia di persone depresse, le quali, in un momento di scoraggiamento, potranno farsi uccidere nonostante le alternative per la vita". Quelli che vengono chiamati movimenti pro life, tra cui ProVita onlus e Generazione Famiglia, come riportato su In Terris, non hanno dubbi: la proposta di legge d'iniziativa popolare che i grillini hanno intenzione di far arrivare nelle aule parlamentari non può soddisfare coloro che, in materia bioetica, pensavano che con questo governo sarebbero potuti stare tranquilli.
Era stato il noto "contratto" stipulato tra Lega e 5stelle a non prevedere interventi di questa tipologia. I diritti civili, considerata la distanza delle visioni, sono rimasti fuori dal contenuto dell'accordo. Il Carroccio, che nel frattempo è diventato un riferimento per i cattolici conservatori, è contrario. I pentastellati, forti del supporto del presidente Roberto Fico, che è favorevole all'esame della legge, a sanare la lacuna legislativa, come sostiene si debba fare la Consulta, e quindi, in qualche modo, alla depenalizzazione dell'eutanasia, potrebbero utilizzare strumentalmente questo argomento per creare una frizione all'interno del governo gialloverde. E magari, in Parlamento, potrebbe arrivare il neppure troppo inaspettato sostegno del Partito Democratico, favorendo la creazione di un'anomala maggioranza, che per ora resterebbe sul piano dell'opinione. Sì, perché a fare da sfondo a questa vicenda, ci sono la possibile vittoria di Nicola Zingaretti alle primarie del Pd e lo spostamento a sinistra del MoVimento, che potrebbe essere coadiuvato da una leadership targata proprio Roberto Fico o, perché no, Alessandro Di Battista, che nel frattempo ha iniziato ad attaccare Matteo Salvini sul Tav.
Di accelerazione dell'iter si parla da mesi.
Oggi, però, è il tempo della concretezza: la proposta di legge, sostenuta dall'associazione Luca Coscioni e da Marco Cappato, è stata calendarizzata presso la commissione Affari sociali e Giustizia della Camera dei Deputati. Dal parlarne al dividersi, insomma, potrebbe non passare troppo tempo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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