Facebook, stangata da 5 miliardi per il caso "Cambridge Analytica"

La Federal Trade Commission accusa facebook di violazione della privacy per aver ceduto i dati di 87 milioni di utenti alla società Cambridge Analytica

Facebook, stangata da 5 miliardi per il caso "Cambridge Analytica"

Violazione della privacy. È questa l'accusa pesantissima mossa a Facebook dalla commissione federale per il Commercio degli Stati Uniti che, come anticipato dal Wall Street Journal, l'ha portata ad approvare una maxi multa da circa 5 miliardi di dollari contro il colosso creato da Mark Zuckerberg. Si tratta della sanzione economica più alta mai comminata a una azienda hi-tech. L'indagine della Federal Trade Commission (Ftc) era iniziata oltre un anno fa, quando era emerso che i dati di 87 milioni di utenti del social network più famoso al mondo erano stati ceduti alla società Cambridge Analytica.

La super multa a Facebook non è stata votata all'unanimità. I tre repubblicani, che siedono nell'agenzia federale di regolamentazione, hanno votato a favore, mentre i commissari democratici si sono espresso contro. Adesso palla passa al ministero della Giustizia che dovrà decidere se convalidare o meno la sanzione della commissione. Solitamente, però, il dipartimento segue le raccomandazioni del regolatore. L'accordo extra giudiziale dovrebbe includere clausole che impongono restrizioni al colosso di Menlo Park sull'uso dei dati personali. Cambridge Analytica ha avuto accesso ai dati di 87 milioni di utenti senza il loro consenso e dunque contravvenendo a un accordo del 2011 che impone al social network di informare quando le informazioni vengono condivise con parti terze.

I 5 miliardi di multa equivalgono a circa il 9%

dei ricavi totalizzati nel 2018. Facebook si aspettava una sanzione di questo ordine di grandezza. Tanto che, nel primo trimestre, aveva già accantonato 3 miliardi di dollari come oneri una tantum.

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