Avevano passaporti diplomatici liberiani contraffatti e giravano con autovetture intestate, falsamente, alla stessa ambasciata. Cinque persone, italiane e straniere, sono state denunciate ieri dalla polizia stradale del Lazio con l'accusa di ricettazione e falso.
Le indagini sono scattate dopo un controllo della Polstrada su una donna, che era al volante di un'automobile di lusso. Sosteneva di essere la moglie dell'ambasciatore liberiano presso il consolato di Dubai negli Emirati Arabi, ma dagli accertamenti è risultato che le targhe e il passaporto erano falsi. La polizia stradale ha così accertato che erano coinvolte nella vicenda, oltre al falso ambasciatore liberiano e alla moglie, anche altre due persone, un italiano e uno straniero, ex addetto all'Ambasciata Liberiana.
Così gli agenti hanno effettuato una serie di perquisizioni che hanno portato al sequestro di un ingente quantitativo di materiale contraffatto, timbri lineari, targhe diplomatiche liberiane, sigilli in metallo, carta intestata in bianco, tutto dell'Ambasciata della Repubblica di Liberia di Roma e del Consolato Generale di Dubai. Ma non è tutto. Gli investigatori, infatti, hanno anche individuato la sede di un'associazione chiamata «Istituto Italia Liberia».
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