Non ci sono più i compagni di una volta. O meglio, quelli che ci sono li troviamo soprattutto in rete. Perché il nostro tempo si assottiglia sempre più e alla fine la vita vera diventa solo un'appendice dell'altra vita, quella vissuta sul web. É accaduto persino per il calcetto. Le telefonate per raggiungere il numero giusto, il reclutamento dei giocatori con annesso il rischio di trovarne uno dai piedi quadrati o di vedere saltare la partita perché l'amico dà buca all'ultimo momento: tutto nel dimenticatoio. Adesso l'ultima frontiera si chiama Fubles, un social network che ha rivoluzionato il concetto del pre-partita. E non solo. Basta registrarsi, indicare la propria città e il gioco è fatto. Hai problemi a trovare compagni di squadra? Ci pensa Fubles. Vuoi organizzare una partita? E' presto detto. Il soccer network più ampio e frequentato d'Italia (50.000 iscritti, 4.000 centri sportivi e 10.000 partite già giocate) fa sì che i giocatori possano relazionarsi tra di loro, senza conoscersi. Dalle attività dei propri contatti alle partite in programma nella propria zona: tutto è a portata di clic. Mi manca un giocatore? Lo trovo su Fubles. Poi chissà, magari faccio pure amicizia. E chi non avesse il tempo di navigare su internet può sempre delegare all'amico «procuratore» l'iscrizione alle partite giuste.
Per carità, alla fine il match si svolge sul vero campo in erba, ma dopo il novantesimo, ecco che prende di nuovo «campo» il post-partita, rigorosamente sul web, per commentare e stilare le pagelle dei giocatori. E così anche il Bar sport diventa virtuale. Ma Fubles è solo la punta di un iceberg fatto di pezzi di vita che appaltiamo al web. I social network professionali, come Linkedin, sono ormai sempre più utilizzati dalle aziende per selezionare dipendenti. Alla faccia dei colloqui face to face. In rete ci si fidanza o si diventa amici. E al web demandiamo financo la scappatella. Social per fedifraghi ce ne sono a bizzeffe. L'ultimo, in ordine di apparizione in Italia, si chiama Victoria Milan, rivolto alle persone sposate che vogliono vivere un'avventura in maniera anonima e a prova di intercettazione. E per essere più certi di non essere scoperti, basta ricorrere a un'alibi indistruttibile. Anche questo sul web. Perché sono finiti i tempi in cui si chiedeva la copertura di un amico o ci si inventava un'improvvisa riunione di lavoro. Ora ci pensa My4squarealibi, un'applicazione che permette di effettuare il check-in anche in luoghi in cui non ci si trova realmente.
E poi ancora: i compagni di viaggio si scelgono su siuder.com, quelli di divano su couchsurfing.org e quelli di lettura si trovano su social come Anobii. Se le persone comuni hanno poco tempo a disposizione, figurarsi i medici. E così anche loro si incontrano su Millepeople o Dottnet per discutere con i colleghi di casi clinici, farmaci e nuove frontiere della ricerca. Tutto rigorosamente off limits per i pazienti. Ma il web ha anche la capacità di farci fare cose che nella vita reale difficilmente faremmo. Chi perderebbe minuti preziosi ad ascoltare i sogni di un amico? Su social come matchadream.com o remcloud.com invece la condivisione di sogni e incubi e l'interpretazione onirica diventano un must per soli appassionati.
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