Giornata mondiale della lotta contro il cancro. A che punto è la ricerca

Sono ancora elevatissimi i numeri mondiali su quanti si ammalano al cancro: ecco a che punto siamo con ricerca e prevenzione e perché dobbiamo guardare al futuro con ottimismo

Giornata mondiale della lotta contro il cancro. A che punto è la ricerca

La Giornata mondiale contro il Cancro, il 4 febbraio di ogni anno, è l'iniziativa globale guidata dall'Unione per il Controllo Internazionale del Cancro (Uicc) per salvare milioni di vite ogni anno aumentando la consapevolezza e migliorando la conoscenza sulla malattia oltre a chiedere l'azione dei governi e dei singoli individui di tutto il mondo.

I numeri del cancro

Il comunicato dell'Uicc spiega che quasi la metà di tutti i decessi dovuti al cancro - 4,45 milioni su oltre nove milioni nel 2019 – sono causati da noti fattori di rischio modificabili come il fumo, il consumo di alcol e alti indice di massa corporea (BMI), ossia l'obesità. Ad oggi, il cancro rappresenta la seconda causa di morte nel mondo: questo significa che un uomo su cinque e una donna su sei in tutto il mondo svilupperanno il cancro nel corso di la loro vita e che un uomo su otto e una donna su undici moriranno a causa della loro malattia. La ricerca avanza ma i numeri prospettati dall'Uicc non sono incoraggianti visti i quasi 20 milioni di casi ogni anno e la stima di 30 milioni di nuovi tumori entro il 2040.

Dove è arrivata la ricerca

Le buone notizie, però, ci dicono che i tassi di sopravvivenza se colpiti dalla malattia stanno già aumentando in modo significativo soprattutto se il cancro viene rilevato precocemente e negli stadi iniziali: si stima che ulteriori 3,7 milioni di persone potrebbero salvarsi ogni anno con trattamenti tempestivi soprattutto sui tumori comuni come quelli al seno, cervicale, colon retto e prostata che rappresentano quasi un terzo di tutti i casi di cancro e oltre un terzo di tutti i decessi per cancro in tutto il mondo.

Un nuovo approccio alla cura del tumore lo spiega l'Airc, l'Associazione Italiana sulla Ricerca del Cancro che parla di un approccio "agnostico” alla terapia dei tumori: "la cura più efficace sia scelta in base alla presenza di una specifica mutazione molecolare nel cancro, e dando meno importanza al tessuto o all’organo di origine della malattia", spiegano gli esperti. In questo modo si potrebbe scegliere un trattamento ad hoc per arricchire il metodo più usato in oncologia che si è basato sull’istologia del tumore, cioé sull’esame del tessuto tumorale. Sono sempre di più gli studi clinici che hanno confermato l’efficacia di questo nuovo approccio innovativo ai quali hanno partecipato anche scienziati italiani. "Questi farmaci sono una nuova conquista della medicina di precisione, perché hanno un bersaglio molto specifico da colpire”, ha affermato all'Airc Giuseppe Curigliano, direttore della Divisione per lo sviluppo di nuovi farmaci e terapie innovative dell'Istituto europeo di Oncologia di Milano.

La ricerca avanza spedita: è notizia delle ultime ore come da un semplice esame delle urine si possa identificare il cancro al cervello favorendo una diagnosi precoce. Ne parla uno studio giapponese pubblicato sulla rivista dell'American Chemical Society Nano e condotto dagli scienziati dell'Università di Nagoya e dell'Università di Tokyo. Il team avrebbe scoperto due proteine chiave legate alla presenza di tumore al cervello rilevabili nelle urine di un paziente. Come abbiamo visto recentemente su ilGiornale.it, poi, a Singapore si stanno conducendo test per mettere a punto il primo farmaco anticancro con il compito specifico di agire direttamente sulle cellule "malate" e risparmiare quelle sane con effetti collaterali molto meno dannosi della chemioterapia che colpisce qualsiasi tipo di cellula.

"Incremento annuo di neoplasie"

In Italia, i tumori hanno un costo sociale di circa 20 miliardi di euro ogni anno e "il cancro rappresenta nel nostro Paese la prima causa di morte per malattia in età pediatrica, con un incremento annuo delle nuove neoplasie pediatriche doppio rispetto alla media europea, ma triplo sotto un anno di età, per un totale stimato in 2.200 nuovi casi l'anno in Italia tra bambini e adolescenti e costi sanitari pari ad almeno 22 milioni di euro". È quanto ha affermato la Sima (Società italiana di medicina ambientale) che, per la Giornata Mondiale contro il Cancro ha chiesto alle istituzioni italiane ed europee di "puntare sulla prevenzione primaria, soprattutto rispetto ai determinanti ambientali che incidono sull'insorgenza dei tumori".

Il nuovo Piano oncologico nazionale

Con 269 voti a favore e nessuno contrario, tre giorni fa è stato approvata all'unanimità la mozione unitaria sulle iniziative per la prevenzione e la cura del cancro: si tratta di 26 impegni previsti sul documento che è ormai diventato un piano da rendere effettivo con un programma e tutti i finanziamenti del caso.

Tra gli obiettivi anche il miglior utilizzo delle tecnologie radiologiche e nucleari per curare tumori e altre malattie, un piano strategico per eliminare i fattori che causano tumori oltre a migliorare le reti oncologiche regionali secondio gli accordi presi nella Conferenza Stato-regioni.

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