Lo stress cronico aumenta il rischio di cancro

Uno studio durato 30 anni ha mostrato il legame tra stress cronico e possibilità di sviluppare il cancro: ecco i risultati e le contromisure da adottare

Lo stress cronico aumenta il rischio di cancro

Passare una vita esposti allo stress può aumentare le possibilità di sviluppare un cancro: è il risultato di una ricerca durata ben 31 anni (dal 1988 al 2019) e pubblicata su ScienceDirect, la cui analisi ha esplorato le disparità razziali sull'associazione tra carico allostatico e mortalità a causa di un tumore. Ebbene, i ricercatori hanno rilevato come lo stress aumenti fino al 14% la mortalità per queste cause.

Cos'è il "carico allostatico"

Il primo autore di questo studio, il prof. Justin Moore, epidemiologo e assistente presso il dipartimento di medicina presso il Medical College of Georgia all'Augusta University, ha dichiarato che la colpa principale sarebbe di quello che si chiama "carico allostatico". Si tratta di una condizione di stress prolungato, unito anche a una scarsa capacità di adattamento del nostro organismo, che ne risente esaurendo lentamente le risorse interne. Per poterlo misurare, Moore ha evidenziato vari indici che variano da condizioni di massa corporea all'obesità, da livelli elevati di pressione del sangue a livelli elevati di zuccheri o la presenza di colesterolo, da valori elevati di creatinina alla proteina C-reattiva, che indica un'infiammazione a livello di sistema. Nel corsi dei 31 anni, il team dello scienziato ha raccolto i dati di oltre 41.000 adulti la cui prevalenza era di bianchi, il 13% neri e il 9% ispanici.

Tra loro, poco meno del 50% aveva un "carico allostatico elevato", quindi con maggiori probabilità di sviluppare un tumore rispetto a tutti gli altri con valori bassi o nella norma. "Sappiamo che le minoranze razziali ed etniche, le donne, le minoranze sessuali e di genere e altri gruppi minoritari sperimentano fattori di stress sociali e ambientali radicati nel sistema razzismo, sessismo, misoginia e altre basi che danno loro un carico allostatico relativo più elevato rispetto ai loro bianchi controparti maschili", ha dichiarato alla rivista scientifica Healio.

Come ridurre i rischi

In ogni caso, a prescindere dai fattori che abbiamo elencato prima e che aumentano il rischio tumore, chi ha un carico allostatico elevato corre quasi due volte e mezzo in più la possibilità di morire con una malattia rispetto a quelli con valori più bassi. "Lo stress cumulativo è associato al rischio di morte per cancro" in generale, ha dichiarato Moore nella sua relazione. Come prevenire evenienze così negative? Dovrebbero essere attuate tutta una serie di strategie di salute pubblica affinché si possano ridurre infiammazione sistemica e stress cronico. "Fornire risorse culturalmente sensibili, competenti e convenienti nelle strutture di assistenza primaria durante la cura stessa del cancro", ha spiegato l'esperto.

Anche il cibo può avere un ruolo nella vicenda: le diete con cibi ricchi di sodio, potrebbero aumentare il carico allostatico, mentre le diete che si basano su fonti alimentari ricche di antiossidanti avrebbero l'effetto opposto.

Quel legame stress-ictus

Un'altra problematica legata allo stress sarebbe la possibilità di avere un ictus: è quanto ha affermato il prof. Jonah Zuflacht, neurologo dell'Università della Pennsylvania, Filadelfia, che qualche anno fa ha visto il legame dopo aver condotto uno studio molto ampio tra persone che, invece, avevano livelli di stress minori.

Zuflacht ha spiegato che il sistema immunitario sarebbe più in difficoltà nel riconoscere e combattere cancro o ictus nella loro fase di sviluppo: saranno necessari ulteriori studi perché non è ancora chiaro il meccanismo con cui le forme stressanti diano origine a certe patologie ma "sembra che ci siano una miriade di effetti deleteri che può avere, sia sul sistema cardiovascolare che su quei processi che consentono lo sviluppo delle cellule tumorali", ha spiegato al quotidiano Upi.

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