Roma - Professore per un giorno, con tanto di «lectio magistralis» agli studenti di Lettere dell’università di Tor Vergata. Sir Alex Ferguson, leggenda vivente del football, sale in cattedra per ricevere il premio «Etica nelloSport»,assegnato in passato anche a Michel Platini. L’auditorium che porta il nome di un altro grandissimo, il compositore Premio Oscar Ennio Morricone, è stracolmo. Entusiasmo alle stelle e flash impazziti quando il manager del Manchester United arriva, puntualissimo, all’appuntamento.
Sorride, quasi stupito di tanto calore. E pare commosso mentre guarda il video a lui dedicato che lo ritrae giovane tecnico dei Red Devils, con i capelli non ancora bianchi, e nelle serate di Champions in cui alza al cielo la Coppa dalle grandi orecchie. «Guardando questei mmagini, sembra che siano passati cento anni... », commenta emozionato. Professore per un giorno, dunque, lui che è esempio- si legge nelle motivazioni del premio - «di lealtà, correttezza e fair play, principi sempre più rari nello sport attuale » e che ha avuto «un’ineccepibile condotta nei 25 anni trascorsi sulla panchina del Manchester». Così svela agli studenti alcuni elementi del suo successo: «Fin da bambino a Glasgow i miei genitori mi hanno insegnato la lealtà e il duro lavoro, oltre alla fiducia verso le persone. Tutte cose che ancora non mi abbandonano», aggiungendo poi che «nei tempi moderni per i giovani è difficile convivere con il successo. Io ho iniziato come ingegnere e il successo mi faceva molta paura, ma è una cosa normale».
Ed ecco il consiglio che lo scozzese rivolge loro: «Non sprecate il talento, non ci sono scorciatoie per il successo, bisogna costruirsi delle opportunità e si può farlo solo con il lavoro duro. E fate in modo che le decisioni prese siano quelle giuste per voi stessi ». Scrosciano gli applausi, si passa alle domande. Gli chiedono un parere sul calcio sempre più dominato dai soldi e dal fair play finanziario. «Ci sono paesi come Medio Oriente e Russia che hanno il culto del denaro e investono tanto nel calcio - così Sir Alex - , comunque non credo che i best player siano pagati troppo. Loro portano tanti tifosi negli stadi e devono essere ben retribuiti. Certo tenere i budget sotto controllo è necessario, ma sono proprio curioso di vedere e capire come funzionerà questo fair play finanziario. Nell’hockey Usa hanno un tetto salariale, ciò nonostante un giocatore ha firmato un contratto di 35 anni, un modo per aggirare la norma ».
Impresa impossibile strappargli il nome del miglior giocatore che ha mai allenato («non posso dirne uno in particolare, ma Cantona, Cristiano Ronaldo, Scholes e Giggs avevano la qualità di essere sempre presenti nel gioco e sempre in prima fila »), più facile fargli analizzare il momento del football europeo. «L’avvento di Sky e dei diritti tv ha rivoluzionato il calcio inglese, tanto che sono arrivati in Premier League decine di giocatori fra i migliori al mondo. Ma il calcio internazionale è ciclico: il Milan di Sacchi e Capello e la Juve di Lippi sono stati momenti grandi per il calcio italiano, ora si registra l’ascesa delle squadre spagnole.
Il calcio inglese è a buon punto, mi auguro che possa proseguire così. E il mio Manchester rinnovato potrà dire la sua in Champions». E sull’annosa questionedei procuratori sottolinea: «L’agente è una parte del gioco che dobbiamo accettare. Il problema è che i giovani perdono contatto con la famiglia, che prima mi veniva a trovare gli allenatori erano responsabilizzati.
Oggi quando parlo del giocatore solo con l’agente,non so quest’ultimo lavori per se stesso o per il calciatore». Autografi e ultimi flash, poi l’omaggio al romanista Totti ( «è un giocatore fantastico»). Oggi replica con gli studenti della Luiss.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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