Fiat, Epifani: "Licenziamenti sono un pretesto per intimorire gli operai"

Il segretario della Cgil: "La mia impressione è che la Fiat usi qualsiasi pretesto pur di provare ad intimorire o colpire lavoratori e delegati. E questo mi sembra inaccettabile nell’Italia e nell’Europa di oggi. Contro i licenziamenti ricorreremo alla magistratura"

Fiat, Epifani: "Licenziamenti sono un pretesto per intimorire gli operai"

Roma - "È uno stillicidio di atti contro il buon senso e contro ogni misura". Così il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, interviene sui cinque licenziamenti della Fiat, l’ultimo dei quali ieri a Termoli, sostenendo che "è difficile non pensare ad un atto di ritorsione. La mia impressione - aggiunge Epifani - è che adesso la Fiat usi qualsiasi pretesto pur di provare ad intimorire o colpire lavoratori e delegati. E questo mi sembra inaccettabile nell’Italia e nell’Europa di oggi".

"Ricorreremo alla

magistratura" Contro i licenziamenti della Fiat "dovremo ricorrere alla magistratura, perché si tratta di casi che non giustificano provvedimenti così forti", ha detto Epifani a margine di un incontro nella sede del sindacato.

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