Bruxelles - La Commissione Ue valuterà i "dossier che le saranno sottoposti nel quadro delle sue competenze in modo obiettivo e imparziale". Dopo le polemiche sulle posizioni del commissario Vereugen, il portavoce evidenzia l’attenzione della commissione al settore dell’auto e precisa: "In un momento di crisi, tutte le piste di soluzione devono essere esaminate in modo aperto e costruttivo. Questo esame incombe prima di tutto alle parti interessate".
Scontro tra Torino e Bruxelles "Il Lingotto è indebitato. Dove trova i soldi per portare avanti un'operazione con Opel?". Il commissario europeo all’Industria, Guenter Verheugen, ha accolto oggi con scetticismo le indiscrezioni relative a un possibile interesse della Fiat per la controllata della General Motors. Ed è subito polemica. L’ad della Fiat, Sergio Marchionne, si dice stupito: "Non era super partes?". Dura anche la leader degli industriali: "E' un atteggiamento molto grave. Così si distrugge l'Europa".
Lo scetticismo di Bruxelles Il commissario Verheugen ha espresso forte scetticismo le indiscrezioni relative a un possibile interesse della Fiat per la Opel: "Questa società altamente indebitata dove troverà i mezzi per portare avanti allo stesso tempo due operazioni di questo genere". In ogni caso, Verheugen ha detto di provare "un senso di sorpresa": la Fiat è un concorrente diretto della Opel ed "è un costruttore d’auto europeo che non gode della salute migliore". Ma il vicepresidente della Commissione Ue e commissario ai Trasporti, Antonio Tajani, frena: "La Commissione europea non si è mai occupata della vicenda Fiat-Chrysler, quindi il commissario Verheugen ha espreso una posizione personale. Io non la penso come lui". In Germania, invece, nessuno è contrario a un’intesa tra Fiat: il presidente degli industriali tedeschi, Hans Peter Keitel, si è detto favorevole. "Nessuno in Germania è contrario all’accordo - ha detto Keitel - se c’è qualche interesse serio verrà preso in considerazione. Se esiste un problema bisogna parlarne in privato non in pubblico.
Marchionne: "Sentenze di morte" "Dal commissario responsabile per l’impresa e l’industria mi sarei aspettato un dialogo costruttivo con i produttori europei per risolvere i problemi che stanno impattando negativamente sull’industria invece di sentenze di morte, scegliendo unilateralmente chi debba sopravvivere". Così l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, ha duramente replicato a Verheugen dicendosi "stupito dal tono e dal contenuto delle dichiarazioni rilasciate". "Credevo che il suo ruolo a Bruxelles fosse chiaramente super partes, indipendentemente dalla sua nazionalità - ha continuato Marchionne - è la seconda volta nel giro di pochi mesi che il commissario Verheugen ha espresso opinioni che non sono costruttive per l’industria dell’auto, affermando a un certo punto che non tutti i costruttori europei sopravvivranno". "Queste affermazioni - ha, quindi, concluso l’ad del Lingotto - non aiutano nello scopo finale di ristabilire solide condizioni sulle quali costruire il futuro dell’industria dell’auto".
Il Lingotto: "Al momento nessuna offerta" In relazione alle notizie di stampa pubblicate oggi, su richiesta di Consob, il Lingotto ha precisato che, fatto salvo quanto già comunicato relativamente all’alleanza strategica con Chrysler, "non ha al momento predisposto alcuna offerta per l’acquisizione di quote di partecipazione in Opel". "È peraltro noto che - ha sottolineato Fiat - nell’attuale contesto competitivo la società - così come gli altri concorrenti - esamina, nel normale andamento della gestione, ogni opportunità delle più varie forme di accordi per ottenere sinergie produttive ed accedere a nuovi mercati".
Marcegaglia: "Atteggiamento grave" "Se quello riportato corrisponde a quanto effettivamente detto dal commissario Ue, credo sia un atteggiamento grave, che in un certo senso distrugge l’Europa". Così il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ha attaccato il commissario Ue all’Industria. Questo rappresenta il "caso in cui a dichiarazioni altisonanti contro il protezionismo corrispondono poi atteggiamenti che proteggono le aziende del proprio Paese", ha aggiunto Marcegaglia, rispondendo ad una domanda nel corso della conferenza stampa al G8 delle imprese. "Non capisco come possa un commissario europeo esprimere scetticismo su una operazione e un parere pesantemente negativo sulla situazione di una azienda che sia Fiat o un’altra", ha proseguito la numero uno di viale dell'Astronomia ribadendo che "se fosse così, sarebbe un atteggiamento grave".
Il governo: "Inaccettabile interferenza" "Viva sorpresa" per le dichiarazioni del commissario Verheugen è stata espressa anche dal ministro degli Esteri Franco Frattini, che giudica le parole di Verheugen "un’ interferenza nelle scelte industriali di soggetti privati, tanto più inaccettabile in quanto una delle aziende in questione è della stessa nazionalità del vice presidente della Commissione". Stessa posizione anche del ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola che giudica "inaccettabili e del tutto fuori luogo" le dichiarazioni di Verheugen.
"Capisco che per un politico tedesco può essere fastidioso dover accettare l’aiuto di una impresa italiana come Fiat per salvare un’impresa tedesco-americana come Opel, ma le dichiarazioni del commissario europeo, sia pure corrette da un suo portavoce, sono inaccettabili e del tutto fuori luogo". Per Scajola "non spetta a un commissario europeo intervenire sulle trattative in corso tra aziende di due paesi membri". "Il silenzio è d’oro", ha commentato invece il ministro dell’Economia Giulio Tremonti.
Chi paga? Da dove vengono quei soldi?
Guarda un pò (leggendo le lettere MAIUSCOLE)dove è nato costui (Gunter Verheeugen) e con chi si è fatto "le ossa" ! Così yuyyo è più chiaro !.
Grazie Mortadella !
Luca - Dublino
Io.
Tutti i giornali ne parlano male basta vedere il Bild dicono la solita storia dei furbetti Italiani,la Fiat prende le sovvenzioni statali poi licenzia e chiude le fabbriche della Opel.Cosi´ottiene 2 risultati prendere i soldi dei Tedeschi e togliere di mezzo 1 concorrente.Purtroppo gli Italiani in Germania non sono molto apprezzati x mafia ecc.
delle patate, lo sapevamo già. Ed eravamo abituati alla sua inutilità. La
sola cosa buona, l'Euro, è frutto soltanto della 'massa' costituita dai paesi,
e non certo della commissione di Bruxelles. Ora un'altro inutile, costoso,
anzi 'dannoso' burocrate europeo và a blaterare su un'azienda privata,
la Fiat, e sui suoi piani e strategie commerciali. Dei privati, parla il
meschinello, che nella UE sono i soli ad avere importanza ed utilità.
Prima ci battezzano ''razzisti'' adesso dei ''faccendieri'' alla conquista di societa' decotte.
Ma qs signori che hanno votato l'ingresso in Europa di paesi tipo Bulgaria e Romania, che hanno contribuito a limitarci la produzione di latte ed arance, che hanno messo il bastone tra le ruote al ns Pamigiano Reggiano, che sono degli emeriti INCAPACI, come osano bistrattarci ???
qualche politico italiano ora all'opposizione? Sai com'è...
Non è questa l'Europa che abbiamo votato a suo tempo !!
Si faccia sentire il nostro premier Silvio, dopo averlo gia' fatto molto bene di recente sul tema ambiente!
Nell'ottobre del 2006 accusò i funzionari europei di essere impossibili da dirigere, dichiarando fra l'altro che non era possibile licenziare dei direttori generali. L'Art. 50 dello Statuto dei funzionari delle Comunità Europee permette invece proprio questo.
Dopo questo commento, per il quale fu criticato dallo stesso presidente della Commissione, José Manuel Durão Barroso e dalla Commissaria Viviane Reding, fu coinvolto in un'altra controversia, accusato di essere intervenuto personalmente per promuovere un'amica personale, Petra Erler, alla posizione di capo di gabinetto, con uno stipendio netto mensile di più di € 11500.
Le sue smentite furono indebolite dalle foto che lo riprendevano mano nella mano con Petra Erler (ottobre 2006), poi, in dicembre 2006, su una spiaggia nudista sempre con Petra Erler.
Varie fonti del Parlamento Europeo come del Parlamento tedesco (Bundestag) hanno espresso seri dubbi sulla compatibilità di questo comportamento con gli obblighi che
Bel personaggio....
li chiamano mincontri bipolari e decidono il da farsi la Germania ha fatto entrare i paesi dell´Est per potergli vendere le BMW,Volkswagen,Porsche, Audi e Mercedes, piu´Chimica e Medicinali ma i Romeni, Polacchi e via dicendo non possono lavorare in Germania perche´ devono avere il permesso di lavoro che non danno quindi qui di Rom Zingari e Romeni non se ne vedono.
capito mi hai?
Questo sono i Tedeschi (Nazionalisti).
A parte scherzi Herr Verheugen fa il suo mestiere: difendere l'interesse nazionale tedesco, e occorre dare atto che i tedeschi i loro interessi nazionali li sanno fare, eccome, in tutte le sedi europee ed internazionali.
Ma forse qualcuno ancora crede alla favola che i Commissari europei siano super partes.
Mò sì che ci spaventiamo, eh.... Eeehhh, c'è poco da fare: LOS CRUCCOS non cambiano mai, perdono forse il pelo ma non il vizio dell'arroganza e della supponenza.
Ma si rassegnino: dopo Unicredit che ha acquisito Hypovereinsbank, Fiat che acquisisce Opel....
Insegniamo loro a fare qualche macchina carina***!!!!
Forza Italia!!!!!!
Chiaramente il tedesco, che fa gli interessi della tedeschia, ha paura che FIAT possa arrivare a prendere poi anche OPEL dopo Chrysler.
La mossa sulla Chrysler ha veramente qualcosa di incredibile. Senza tirar fuori un soldo. Solo scambio di tecnologia.
ps. qualcuno gli dica si farsi i propri ***. emh scusate stavo per scrivere una volgarità, gli affari propri.
Io vivo in Germania e la penso esattamente come te con Berlusconi
l´ Italia potrebbe diventare troppo forte e questo da fastidio alla Germania ecc.Con i sinistri siamo sempre andati con il freno a mano tirato
e non davamo fastidio pian piano Berlusconi questo freno lo toglie e questo li irrita.Il Governo dovrebbe chiedere le dimissioni di Verheugen ed ottenerle loro a parte inversa lo avrebbero fatto e ottenuto.
Saluti
Però rimane il fatto che non si capisce per quale motivi Fiat voglioa comprarsi la Opel che fa auto che competono direttamente con Fiat. Si rischia una concorrenza interna terribile con rischio K.O. per Fiat.
Perché lo sanno tutti che una Opel Corsa, a parità di prezzo, è costruita un pochino meglio della Grande Punto. Così come lo sanno tutti che una Opel Agila è fatta meglio di una Fiat Panda. Quindi attenzione...
Se ci sono "sentenze i morte" i responsabili vanno ricercati tra coloro che hanno guidato la Fiat per troppi anni, approfittando sempre della situazione italiana che era quasi di "monopolio" dai tempi del Duce fino a pochi anni fa. Con la grande alterigia di molti e la poca qualità del prodotto non si fa strada e prima o poi si paga tutto.