Filippo La Porta. Come liberarsi dal superfluo (anche nei libri)

Esce il saggio dal titolo "L'arte del riassunto"

Filippo La Porta. Come liberarsi dal superfluo (anche nei libri)
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Un bel paio di forbici campeggia sulla copertina dell'ultimo saggio del critico letterario Filippo La Porta, L'arte del riassunto (Treccani, pagg. 121, euro 14) un sottotitolo che strizza l'occhio alla mania del decluttering, «Come liberarsi del superfluo».

La Porta mette subito le mani avanti: non tutto si può condensare e anzi alcuni oggetti particolarmente suscettibili scompaiono non appena ci si azzarda a restringerli: «Provatevi a riassumere L'infinito di Leopardi. Non vi resterà nulla in mano». E nemmeno nasconde l'implicito carattere avvilente o comico di certe sintesi; come accade in un episodio del cartone animato South Park in cui quattro bambini dovrebbero riassumere Il vecchio e il mare di Hemingway, ma, non avendone voglia, pagano dei poveri messicani immigrati affinché lo riducano in pillole. A sorpresa, la lettura venale commuoverà i messicani fino alle lacrime... O il passo de L'uomo senza qualità di Musil in cui il generale Stumm von Bordwehr ordina ai sottoposti di riassumere le tesi di Gesù Cristo, Lao-Tse, Lutero, Goethe: «È il foglio catastale della cultura moderna», commenta il generale, «per realizzarlo ci sono voluti un capitano, due tenenti e cinque sottufficiali...». In altri casi, tuttavia, produrre un compendio decente è indispensabile e obbliga a un'immersione nel testo che distingue il lettore coscienzioso dal pasticcione. L'autore evoca figure mitologiche dell'arte del riassunto; a partire dal professor Bignami, insegnante del regio liceo classico Giuseppe Parini di Milano, che in epoca pre-digitale, quando all'esame di maturità si portavano tutte le materie del triennio (e si bocciava il cinquanta per cento dei candidati), ebbe un colpo di genio: comporre dei sommari di letteratura italiana, greca e latina; che a rileggerli oggi, a dire il vero, appaiono così dettagliati da sembrare destinati ai dottori di ricerca.

Naturalmente L'arte dei riassunto offre una quantità di regole per riassumere bene: eliminare gli aggettivi, ignorare dettagli superflui, preferire le frasi brevi.

Non manca un capitolo dedicato all'arte della recensione che pure è una forma di riassunto ricco di suggerimenti: «Due righe di notizie sull'autore, quattro righe sulla trama, due righe di giudizio di valore, meglio se formulato in modo spettacolare». Suggerimenti che, in parte, abbiamo devotamente seguito per scrivere questo articolo.

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