Finale al veleno tra Recco e Posillipo

Non è una bella situazione quella in cui sta navigando la pallanuoto italiana. Una stagione densa di veleni ha, purtroppo trovato il suo giusto epilogo. Domenica pomeriggio ad Albissola si è consumato l’ultimo atto di una faida fra la Pro Recco e il Posillipo. Dispiace scrivere queste cose. Dispiace perché la pallanuoto non è uno sport professionistico, non ha palcoscenici giganteschi come calcio, basket e volley. In gara due delle semifinali play off, il Posillipo conquista meritatamente la vittoria, eliminando il Savona, ed approdando in finale, dove troverà la Pro Recco. Nel dopo partita il tecnico dei napoletani, Paolo De Crescenzo, ex ct azzurro ed ex allenatore della Pro, manifesta l’intenzione di lasciare la pallanuoto a campionato concluso. Perché?«Non mi riconosco più in quest’ambiente, che ha dissacrato ogni valore sportivo. Questa sera Savona e Posillipo hanno onorato lo sport, giocando a viso aperto.» Parole pesanti, pronunciate da chi prima come atleta, poi come tecnico, ha dedicato la propria vita alla pallanuoto. Parole riconducibili senza dubbio ai fatti accaduti negli ultimi mesi, che hanno turbato lo spogliatoio napoletano. È stato lo stesso presidente della Pro Recco, Gabriele Volpi, a scatenare la polemica, dichiarando in diretta durante la partita di Euroleague fra Recco e Brescia ai microfoni di Rai Sat «Stiamo trattando Udovicic.» Vania Udovicic, difensore serbo, è al Posillipo da due anni. Domenica pomeriggio, emissari della Pro Recco erano nei pressi dell’albergo del Posillipo ad Albissola. A fare che cosa ? Dice Lorenzo Ravina, vice presidente della Federnuoto, ma soprattutto uomo che ha vissuto la pallanuoto da ragazzo fino ai vertici federali: «Sta succcedendo come in tutto il resto del mondo sportivo: si scimmiotta il calcio. Ma in questo modo è pacchiano, artificioso, senza averne mezzi e strutture. Ci vuole etica e buon gusto: aspettare che le bocce siano ferme, insomma». Ravina è amareggiato, ed avvilito: «Sono fatti che fanno male al nostro sport – conclude – bisogna darsi una regolata, rientrare nei ranghi, comportarsi da uomini. Oggi se qualcuno ha i soldi non è il padrone del mondo.» Da Napoli arrivano segnali di certo non distensivi: denuncia alla Procura Federale, e richieste di convocazione urgente dell’Assemblea di lega per il 31 maggio. La replica da Recco, arriva dal direttore generale, Massimiliano Ferretti:« Le due sfide di semifinale disputate da Pro Recco e Posillipo sono state molto impegnative per entrambe. Penso alla finale del campionato con soddisfazione, perché si affronteranno le due squadre che nell’arco della stagione hanno dimostrato di meritare di poter competere per il titolo e quindi mi aspetto grandi partite di pallanuoto. Non rispondo alle dichiarazioni polemiche di De Crescenzo: dovrei farlo con parole altrettanto polemiche.

Mi dispiace che De Crescenzo non abbia metabolizzato alcune situazioni strettamente personali del passato, questioni che invece io ho dimenticato da tempo».
L’appuntamento è per venerdì 1° giugno alle 19 alla Scandone di Napoli. Se ne vedranno delle belle.

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