Finmeccanica a rischio stallo Si cerca l’accordo sulle deleghe

I giochi in Finmeccanica non sono ancora fatti e in attesa del consiglio di amministrazione che si terrà dopo l’assemblea degli azionisti, il 4 maggio, e che chiarirà la divisione delle deleghe tra il presidente Pier Francesco Guarguaglini e il nuovo ad Giuseppe Orsi, le manovre continuano. E non solo a livello politico, dove il confronto tra il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, che ha spinto per Orsi, e il sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta, vicino a Guarguaglini, non è ancora concluso. Intanto nei corridoi romani impazzano indiscrezioni, teorie, e operazioni di «posizionamento». In proposito, agli osservatori non sono sfuggite le paginate che due giorni il Sole 24 Ore ha dedicato alla vicenda giudiziaria che coinvolge la moglie di Guarguaglini, non certo simpatizzanti per il presidente del gruppo, e riprese anche dal Corriere della Sera. Mentre il rischio di un pericoloso stallo al vertice della delicata società romana è stato messo in prima pagina anche dal quotidiano Finanza & Mercati.
Di certo nessuno vuole che si ricrei in Finmeccanica quel dualismo-antagonismo che ha contraddistinto in passato il gruppo di piazza Montegrappa. La Finmeccanica di oggi non se lo può permettere, il suo ruolo nella scena internazionale non consente errori. Proprio per questo, del resto, per il rinnovamento dei vertici si è puntato su manager interni ed esperti. E si è deciso in tempi abbastanza rapidi. Ora la ripartizione dei poteri e delle deleghe deve essere definita in fretta. Perché Finmeccanica non deve essere distratta dalla sua «missione», specie in un contesto di mercato difficile, come sarà evidenziato anche dai risultati del primo trimestre 2011 che il consiglio di amministrazione uscente discuterà il 28 aprile.
Però, secondo i bene informati, vi sono pochi dubbi che Orsi avrà ampie responsabilità e certo non limitate solo alla gestione, ma anche alla definizione delle strategie a breve e lungo termine. E una intesa con Guarguaglini non è impossibile, visto che i due si conoscono bene e pur nella diversità di stile si rispettano e sanno anche che Finmeccanica non può essere guidata all’insegna di scontri continui. Il gruppo ha già abbastanza nemici sulla scena internazionale, perché dà fastidio e in questi anni ha conquistato posizioni. Ora deve evolvere, modificando anche la composizione del suo «core business» aerospaziale e della difesa, e diventare più efficiente per rimanere competitivo. Al contempo si provvederà anche a rinnovare struttura e top management di molte delle società controllate. In AgustaWestland ci sarà un nuovo amministratore delegato per sostituire Orsi.

E così come a suo tempo Orsi è stato preparato da Amedeo Caporaletti per succedergli, così oggi Bruno Spagnolini è il candidato naturale per prendere il posto di Orsi, che potrà contare così su un suo uomo a presidiare una provincia strategicamente fondamentale.

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