Parigi - Ancora un morto alla France Telecom. Non si tratta di incidenti sul lavoro bensì di suicidio. Siamo a quota 25 in meno di due anni. I sindacati da mesi puntano il dito contro l'azienda: "Lavoratori al limite della sopportazione". La società ha bloccato fino al 31 ottobre il piano di mobilità e assunto alcuni esperti per cogliere eventuali segnali di malessere. Ma il disagio tra i lavoratori continua a mietere vittime.
Ultimo caso: un ingegnere Questa mattina un ingegnere di 48 anni, a casa per ragioni di salute, si è impiccato nella sua abitazione a Lannion (Cotes d’Armor). Lo ha riferito una fonte della compagnia telefonica transalpina. L’uomo, impiegato presso il centro R et D di Lannion, sposato e padre di famiglia "da un mese era in malattia su consiglio del medico del lavoro". L’amministratore delegato della società, "profondamento colpito", si è recato subito sul posto. Si tratta del 25° suicidio nel gruppo dal febbraio 2008 e del secondo a Lannion. Un altro tecnico del centro di ricerche si era suicidato la notte del 29-30 agosto scorso, senza lasciare un messaggio di spiegazione del gesto.
Appello dei sindacati I rappresentanti dei lavoratori di France Telecom hanno lanciato un appello al personale ad
"agire in tutti i modi e in particolare organizzando assemblee generali" il 20 ottobre, giorno della prossima seduta di negoziati sullo stress da lavoro, sottolineando che il personale dipendente "è sempre in pericolo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.