Frattini: "La D'Addario è pagata"

L'Espresso pubblica nuovi audio. Ghedini: "Violata platealmente la legge". Frattini attacca la escort: "E' pagata dai giornalisti". La donna: "E' falso, lo querelo"

Frattini: "La D'Addario è pagata"

Roma - Nuovi audio e botte da orbi. Nuove registrazioni di Patrizia D’Addario pubblicate sul sito dell’Espresso e nuovo scontro fra maggioranza e opposizione. Il centrodestra si concentra nella difesa di Silvio Berlusconi con i media internazionali sostenendo che la escort barese è stata "pagata" dai giornalisti, mentre l’opposizione punta gli attacchi sulla mancata denuncia di trenta tombe Fenicie che, secondo gli ultimi nastri, il premier dice di aver scoperto nella tenuta in Sardegna.

Frattini attacca La controffensiva mediatica del Pdl è guidata da Franco Frattini che, forse per rispondere all’attenzione data alla vicenda sui giornali stranieri, parla ai microfoni della Bbc e accusa alcuni giornalisti di aver "pagato questa escort, questa prostituta, per fare queste pubbliche dichiarazioni contro il primo ministro". Comportamento che il ministro degli Esteri giudica "immorale" anche in considerazione dell’insussistenza delle accuse mosse al premier come dimostra il fatto che "nessun giudice ha messo sotto inchiesta il primo ministro". Immediata la replica della D'Addario: "E' falso, lo querelo".

La Moratti: "Parliamo d'altro" Diversa la linea difensiva scelta dal sindaco di Milano, Letizia Moratti, che alla radio della stessa emittente britannica denuncia "l’indecorosa insistenza sul gossip" di certi media e il totale disinteresse per "i tanti meriti del governo Berlusconi".

Franceschini sta con Repubblica Sul fronte opposto è Dario Franceschini ad attaccare il Cavaliere. Prima, sottolinea il segretario del Pd "in politica non c’era questo miscuglio tra vita privata e vita pubblica. Lui - aggiunge riferendosi al premier - ha scelto di unire vita pubblica e privata e oggi si trova prigioniero di questo reality". 

Ghedini accusa "L’ennesima pubblicazione sul sito de L’Espresso riconferma una situazione bene evidente già in precedenza. La procura di Bari ha espressamente specificato che le registrazioni asseritamente compiute dalla D’Addario mai sono uscite dalla cassaforte dell’ufficio e non sono state neppure trascritte". Niccolò Ghedini, parlamentare del Pdl e avvocato del premier Silvio Berlusconi, ribatte duramente alla linea editoriale del gruppo di Carlo De Benedetti che, in questi giorni, continua a pubblicare "registrazioni illecite" contro il presidente del Consiglio. Ghedini parla di "legge violata" ripetutamente che conferma una "situazione evidente" già da tempo. La procura di Bari aveva già specificato che le registrazioni compiute da Patrizia D’Addario non sono "mai uscite dalla cassaforte dell’ufficio e non sono state neppure trascritte". Proprio per questo sono illecite. Insomma: non potevano essere pubblicate.

Le tombe Fenicie I nastri offrono però un nuovo spunto polemico. In uno dei file pubblicati, infatti, si sente Berlusconi che, probabilmente illustrando alcune foto di villa La Certosa, rivela alla D’Addario la presenza di "30 tombe fenicie, del 300 avanti cristo". Ritrovamento di cui il Pd, per bocca della capogruppo in commissione Cultura di Montecitorio Manuela Ghizzoni, chiede lumi al ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi. Si tratterebbe sottolinea la Ghizzoni di una scoperta di "eccezionale interesse" archeologico che la legge impone siano denunciati alle autorità competenti.

Anche l’Associazione nazionale archeologi parla di fatto "finora ignoto alla comunità scientifica e importantissimo per lo studio dell’espansione fenicia nell’isola". Da governo e Pdl, però, nessuna risposta in proposito.

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