ROMA _ Va avanti la gara per la fornitura a Trenitalia di 50 treni ad altissima velocità vinta dal consorzio Ansaldo Breda (Finmeccanica)-Bombardier. Il Tar del Lazio ha, infatti, respinto la richiesta di sospensione proposta da Alstom, la società che aveva avanzato l'altra offerta per la gara da 1,54 miliardi di euro. Una decisione che ha consentito all'azienda controllata da Fs di procedere immediatamente alla firma del contratto con il consorzio italo-canadese. Ma non si placa tuttavia la tensione tra la società francese e il gruppo guidato da Mauro Moretti, che minaccia di valutare una richiesta di risarcimento danni per le parole usate dai vertici di Alstom.
I giudici della III sezione ter del Tar del Lazio hanno respinto la richiesta di sospensione proposta da Alstom, che in un ricorso contestava la presenza di diverse irregolarità ed infrazioni nella gara. Un'eventuale concessione della sospensione dell'aggiudicazione della gara, spiegano i giudici amministrativi nell'ordinanza, «determinerebbe un grave pregiudizio al servizio ferroviario pubblico». I giudici hanno comunque considerato che «la numerosità e la complessità delle questioni poste» richiedano una «puntuale ed esaustiva definizione nella fase di merito», che sarà trattato nell'udienza pubblica fissata per il 18 novembre.
Soddisfatto il numero uno di Fs («Ero e sono sereno»), che a poche ore dalla pubblicazione dell'ordinanza del Tar ha annunciato che il contratto era già stato firmato. «I tempi delle Fs sono solerti», ha puntualizzato, aggiungendo che quelli per la consegna dei treni saranno «rapidi», dal momento che al consorzio italo-canadese «ci stanno già lavorando». E Moretti si è detto «sereno» anche per la decisione sul merito che arriverà tra un mese e mezzo. A turbarlo, invece, sono i toni usati da Alstom, in particolare dal presidente Philippe Mellier, che giorni fa aveva sollevato dubbi sui criteri usati nell'assegnazione: «Noi usiamo toni moderati a differenza di altri. Ci stupisce che altri usino toni ben diversi», ha detto.
Moretti, annunciando che, oltre alla richiesta di danni minacciata per i ritardi dovuti al ricorso, se ne sta valutando una anche per dichiarazioni «che non riusciamo a qualificare».
Alstom da parte sua fa sapere con una nota che «continuerà a far valere il proprio diritto ad una competizione equa». E avverte che, «se l'azienda dovesse prevalere nel merito, il Tar potrebbe decidere varie misure, incluso invalidare qualsiasi contratto eventualmente firmato da Trenitalia con AnsaldoBreda-Bombardier».
Soddisfatte AnsaldoBreda e Bombardier, che «ribadendo le ragioni a sostegno della propria posizione, restano fiduciose per le ulteriori ed eventuali fasi del procedimento».
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