Entro Natale nascerà la Fondazione per la Galleria. Letizia Moratti lo aveva scritto nel programma elettorale e ieri ha chiuso la serie di incontri convocati per centrare lobiettivo e metterlo sotto l«albero». Un bel regalo per la città: grazie allaiuto e ai fondi di enti e privati, finalmente lOttagono tornerà allantico splendore. E col nuovo piano per gli affitti, «renderà» 20,7 milioni lanno (circa 8 in più rispetto ad oggi) e 7 «netti» se si sottraggono i costi di gestione. Oltre al Comune, faranno parte della Fondazione (e gestiranno lintero complesso) la Camera e lUnione di commercio, ma il sindaco inviterà a entrare il mondo delle banche (a partire da BancaIntesa) e, perché no, le tante griffe che già hanno vetrine con vista Galleria: da Prada a Gucci, Tods.
Ieri il sindaco ha presentato al presidente di Camera e Unione del commercio Carlo Sangalli, al suo vice Andrea Chevallard, al vicesindaco Riccardo De Corato e agli assessori Terzi, Simini e Verga il business plan. «Purtroppo bisogna fare i conti con le ristrettezze in bilancio», ha ammesso la Moratti. Quindi: necessario mettere a reddito anche la Galleria. Per spiegare la strategia, ha presentato la mappa della situazione oggi: il 48% della superficie è occupata da negozi e bar, il 24% uffici comunali, l11% associazioni e fondazioni, l8% alloggi e il 9% degli spazi sono vuoti. Dopo il rinnovo dei contratti (solo Farmacia Carlo Erba e Libreria Bocca si sono rifiutate di sottoscriverlo), il Comune ha aumentato i ricavi dagli affitti dei 53 negozi, dai 6,9 milioni allanno del 2007 a 9,3 nel 2008 e punta a 10,5 milioni nel 2009.
Nel piano del sindaco, le entrate annue dagli affitti dovrebbero salire di almeno 8 milioni, dagli attuali 12,1 a circa 20,7. Come? Mettendo a reddito i 4.200 metri quadri oggi vuoti (incassando 1,6 milioni lanno), liberando 11.600 metri quadri occupati dagli uffici del Comune per metterli sul mercato (4,6 milioni) e offrendo sedi altrove alle associazioni e fondazioni sparse su 3mila metri quadri in Galleria a titolo quasi gratuito, idem per 4.100 metri quadri di alloggi.
Ovviamente, dai 20,7 milioni di entrate dagli affitti ne andranno sottratti circa 4,5-5 per i costi di gestione (manutenzione ordinaria, riscaldamento, elettricità) e altri 9,3 (ogni anno, per trentanni) che serviranno ad ammortizzare i 150 milioni ipotizzati per la ristrutturazione complessiva. Tra entrate e uscite il «piano Moratti» consentirà comunque di incassare circa 6,4-6,9 milioni allanno in più rispetto allattuale gestione. Fondi che serviranno soprattutto a rendere più bello e sicuro il Salotto. «La Galleria non può essere gestita come un palazzo comunale qualsiasi - ammette De Corato -: verranno affittati spazi che oggi sono vuoti e spostate in altre sedi le associazioni.
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