Stop al rave abusivo. Alta tensione e feriti

In 500 in una fabbrica vuota del Torinese

Stop al rave abusivo. Alta tensione e feriti
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Dopo ore di ballo e di sballo si sono rifiutati di lasciare lo spazio occupato per un rave abusivo. E si sono fronteggiati con la polizia che cercava di sloggiarli in scontri che hanno provocato alcuni feriti (il numero ieri sera non era ancora precistao) non gravi sia tra i manifestanti sia tra le forze dell'ordine (nella foto di Torino Today).

Tutto ha avuto inizio attorno alla mezzanotte di sabato nell'ala abbandonata degli stabilimenti della Kemia Tau, azienda che fa prodotti chimici per l'industria conciaria in località La Cassa, alle porte di Torino. Circa cinquecento persone si sono assembrate negli spazi abbandonati, richiamati dal tam tam sui social fatto partire dagli organizzatori del ritrovo, parcheggiando le loro auto un po' dove capitava e sparando musica elettronica ad altissimo volume. La situazione è stata monitorata con attenzione dai carabinieri della Compagnia di Rivoli e da quelli del Battaglione Piemonte, oltre che dal reparto Mobile della Polizia di Stato, che nella notte hanno chiuso la strada provinciale 8 che porta a San Gillio e ieri mattina hanno tentato di sgomberare la struttura, scontrandosi con il netto rifiuto dei «ravers». La situazione è presto degenerata e i due gruppi contrapposto si sono scontrati quando alle 13,30 gli occupanti hanno deciso di andare a casa trovandosi davanti un cordone di agenti di carabinieri, polizia e Digos. «Quale è il problema? Abbiamo fatto una festa di laurea e ci è scappata la mano», avrebbero detto i manifestanti a Torino Today.

Quanto avvenuto ieri richiama quello che era avvenuto, sempre nell'hinterland torinese, tra il 22

e il 23 marzo nel complesso industriale ex Ilte di Moncalieri: in quel caso i partecipanti al rave erano stati 1.500 e c'erano stati scontri tra carabinieri e manifestanti, con alcuni feriti e un'inchiesta della Procura.

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