Sul Gay Pride milanese pende come una spada di Damocle un esposto in Procura. La «minaccia» è firmata dal deputato di Fratelli d'Italia, Riccardo De Corato, ex vicesindaco, contro «l'autorizzazione a un mese di eventi che penalizzerebbe ulteriormente la zona e, in particolare, chi ci abita». Per la prima volta, infatti, gli organizzatori hanno preparato la kermesse arcobaleno dall'8 giugno all'8 luglio, in particolare nel Quadrilatero tra via Lecco, via Tadino, piazza Bellintani, con tanto della tradizionale parata, il 24 giugno.
Una novità quella dli un mese di celebrazioni su cui il sindaco stesso ha fatto un appello agli organizzatori« perchè si rispettino anche le esigenze dei cittadini». Un appello di facciata più che di sostanza: «Io mi auguro vivamente che, in una zona già allo sbando per spaccio di droga, aggressioni, musica ad alto volume fino al mattino e consumo elevato di bevande alcoliche - attacca De Corato - non vengano autorizzate iniziative così lunghe perché, come è logico alle stesse dovrebbero presenziare un notevole numero di Forze dell'Ordine, pagate dai contribuenti, e le serate creerebbero ulteriori disagi e disturbi ai residenti» chiosa De Corato.
Marco Bestetti, consigliere comunale di FdI non si stupisce visto l'uso politico che il centrosinistra e il sindaco in particolare fanno di queste manifestazioni: «Si facciano tutte le iniziative nel rispetto del decoro e delle legittime esigenze dei residenti, ma sia chiaro che non si tratta di un'iniziativa a tutela dei diritti. In città ci sono tante realtà e tanti diritti che andrebbero tutelati, come il diritto di una famiglia avere un posto in un asilo nido o il diritto degli anziani di avere dei centri di aggregazione e socialità che sono sempre più esigui - osserva - ma sia chiaro che il Gay Pride è una manifestazione ideologica quest'anno particolarmente sostenuta per opposizione al Governo Meloni, e come tale deve essere trattata: come una manifestazione politica della durata di un mese».
Anche Deborah Giovanati, vice capogruppo della Lega a Palazzo Marino osserva come «non si sia mai vista una manifestazione di questa durata, il che la dice lunga su chi comanda a Milano. Questa è una vera e propria lobby». Quale altra realtà riesce a organizzare un evento di questa portata e di questa durata? si chiede polemicamente Giovanati. Sono tante le associazioni che operano nel sociale che vorrebbero organizzare iniziative che si scontrano con la burocrazia e con i costi della manifestazione. «Nemmeno il Giro d'Italia è riuscito ad organizzare la partenza da Milano, però c'è chi riesce a organizzare una kermesse lunga un mese. Chapeau!».
Per Alessandro de Chirico capogruppo di Forza Italia in Comune «va benissimo il Gay Pride», ma dovrebbe essere contro bilanciato da manifestazioni o festival sulla famiglia naturale.
«Visto che i milanesi fanno sempre più fatica a fare figli, il Comune dovrebbe organizzare convegni, festival, dibattiti per indagare il fenomeno della denatalità, al netto del costo insostenibile della vita e soprattutto della mancanza di servizi essenziali».
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