A sgombrare il campo nomadi di Dale Farm, nei pressi di Londra, ci sono voluti dieci anni. Dopo dieci anni di scontri istituzionali e non tra agenti e manifestanti e inutili tentativi di dialogo, questa mattina i poliziotti hanno fatto irruzione nel campo, armati di pistole elettriche e manganelli.
Al momento dell'invasione del campo molti degli occupanti, appartenenti a un'antica comunità di nomadi irlandesi, avevano già lasciato il campo, nel quale si trovava solo un piccolo nucleo di attivisti, determinato a non lasciare il presidio del campo. Trevor Roe, sovrintendente della polizia dell'Essex, ha sottolineato di avere "tutto sotto controllo, la situazione è tranquilla e vogliamo che non accada altro", facendo anche presente che nessun agente, nonostante il lancio di pietri e sacchetti pieni di urina, è rimasto ferito.
La polizia ha colpito due persone
con le pistole elettriche, e due residenti sono stati medicati, dopo essere stati feriti durante lo sgombero. Altri quattro si sono rifiutati di essere curati, ma per i nomadi i feriti sarebbero di più. Durante gli scontri i manifestanti hanno eretto barricate, lanciato oggetti di vario tipo contro gli agenti e li hanno minacciati con alcune pale. Due roulotte disabitate sono state date alla fiamme dopo che le autorità avevano tagliato la corrente al campo. Gli ufficiali giudiziari hanno seguito la polizia armati di strumenti per spezzare le catene dei manifestanti incatenati a veicoli, barili pieni di cemento e barricate. Attivisti, ma anche celebrità come l’attrice Vanessa Redgrave e rappresentanti delle Nazioni Unite si erano schierati contro lo sgombero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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