Amt: Doria lancia i contratti di solidarietà

Contratti di solidarietà per evitare i 430 esuberi (di cui 200 autisti) e contenimento dei costi per scongiurare di far saltare la baracca Amt. I colletti bianchi con la tessera sindacale o di partito in tasca, dovranno rinunciare a fino il 25 per cento del salario e così pure i colletti blu al posto di guida. C'è chi parla del 10, chi del 20 per cento, ma se non si farà così entro la «deadline» di giugno indicata dal sindaco ieri ai sindacati, una bella fetta di dipendenti rimarranno a piedi oppure l'azienda fallirà o sarà privatizzata. «Nella delibera del Comune che avevamo fortemente contestato in Sala Rossa - spiegano i sindacalisti - è rimasta la possibilità di privatizzare Amt. A giugno i fondi della cassa integrazione saranno esauriti. Ci riuniremo in assemblea per discutere dei contratti di solidarietà e ulteriore contenimento dei costi. Tuttavia, lo sciopero del 23 aprile è confermato».

«Mi sono incontrato con i sindacati insieme ai vertici di Amt e all'assessore Anna Maria Dagnino - dice Marco Doria - per ribadire che l'azienda nel 2013 riceverà un consistente contributo delle risorse di Tursi, anche se non possiamo più indebitarci per ripianare i loro conti. La storia è cambiata. I dipendenti se ne devono rendere conto. Il nostro obiettivo rimane quello di salvare i posti di lavoro e l'azienda anche per il 2014».

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