Prodiano? Bersaniano? Renziano o barchiano? No, filo leghista. Claudio Burlando cede alla realtà dei fatti e al nuovo assetto politica che lo «circonda» cominciando addirittura a parlare con linguaggio leghista usando quel termine «macroregione del Nord», che oggi gli esponenti del Carroccio usano come usarono quello di secessione e Padania. Un vertice tra i presidenti di Liguria, Lombardia e Piemonte è stato fissato per lunedì a Genova «per collaborare sulla costruzione delle grandi opere infrastrutturali e fare una mappa logistica della macro regione del Nord» ha detto ieri in consiglio regionale il presidente della Liguria, Claudio Burlando. Con lui Roberto Maroni e Roberta Cota, governatori di Lombardia e Piemonte ma soprattutto dirigenti della Lega Nord. Con loro, nell'incontro che si terrà in porto a Genova, ci saranno l'amministratore delegato di Trenitalia Mauro Moretti e il presidente dell'Autorità portuale Luigi Merlo.
«Le tre regioni possono collaborare per realizzare le grandi opere infrastrutturali necessarie per rilanciare la crescita» ha spiegato il presidente ligure. «La Liguria, che ha i porti in fase espansiva - ha detto Claudio Burlando - può crescere insieme a Piemonte e Lombardia che hanno le aree per i retroporti necessari alla logistica. È necessario mettere al lavoro insieme le aziende regionali, gli assessorati e i politici per fare una mappa logistica delle opere in costruzione nella macroregione e affrontare insieme tutte le problematiche da superare». La collaborazione tra i territori va oltre le differenze politiche. Dimenticando ogni progetto di Limonte sull'asse Burlando-Bresso teso ad isolare la Lombardia - all'epoca governata da Formigoni - oggi Burlando cerca di evitare isolazionismi e sfruttare le potenzialità economiche delle due regioni confinanti. «Non mi fa velo la diversa appartenenza politica - ha aggiunto Burlando - è importante discutere di cose concrete». Il presidente ligure ha anche detto di «condividere» una mozione del capogruppo della Lega Nord Francesco Bruzzone in cui si parla del documento dei «saggi» del presidente della Repubblica con l'elenco delle cose da fare per sostenere la crescita del Paese.
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