La cava abbandonata di Forte Ratti, sulle alture tra Quezzi e Bavari, come area dove realizzare il nuovo carcere di Genova. È la proposta formalizzata dal gruppo regionale della Lega Nord che ieri ha presentato una proposta che ha come obiettivo quello di dismettere il carcere di Marassi per permettere allo stadio «Luigi Ferraris» un maggior respiro e spazi che possano permetterne un ampliamento auspicato dalla Fondazione Genoa, ma soprattutto un'azione per dare seguito alle proteste del quartiere che non tollera più le prigioni tanto che si è anche costituito un comitato spontaneo che sta organizzando iniziative per sensibilizzare le istituzioni regionali e cittadine sul tema.
La Lega va un passo oltre, non protesta solo ma propone. Propone un sito alternativo sul quale, a sentire i consiglieri regionali del Carroccio Francesco Bruzzone, Edoardo Rixi e Maurizio Torterolo, difficilmente potranno alzarsi voci contrarie: «Prendiamo spunto da un progetto presentato circa quindici anni fa che prevedeva la realizzazione della nuova struttura proprio in quella zona - spiega il capogruppo Francesco Bruzzone -. Lontana dal centro abitato e tesa anche a riordinare un'area abbandonata potrebbe essere anche facilmente collegata con il casello di Genova Est perché esiste una strada militare lunga circa 2 chilometri che arriva fino a Forte Ratti».
Il problema sulla realizzazione di un nuovo carcere resta il recupero dei finanziamenti che, secondo Edoardo Rixi, potrebbe essere ostacolo facilmente scavalcabile: «L'attuale prigione di Marassi è in una zona commercialmente molto appetibile - spiega Rixi che per la Lega è anche consigliere comunale a Genova -. Il valore potrebbe essere benissimo reinvestito sulla nuova costruzione. Il problema, però, lo deve sollevare la Regione insistendo perché certe aree demaniali passino dallo Stato alla Regione. Lì il carcere non può durare sono troppe le preoccupazioni per la posizione: ricordiamoci cosa successe nel periodo del G8».
Benefici, invece, sarebbero immediati per la delegazione della Valbisagno che potrebbe vedere realizzata in quell'area anche una zona verde data in gestione ad associazioni del quartiere: «Pensiamo anche ad una nuova versione dello stadio che per parte del quartiere significa anche un ritorno economico - prosegue Bruzzone -. Gli spazi lasciati liberi sarebbero più che sufficienti per migliorare la situazione». A Forte Ratti un nuovo carcere e, magari, il recupero dell'edificio della fortezza ottocentesca costruita dal governo sbaudo per difendere il monte Ratti da assedi nemici e ormai caduta in abbandono: «È una zona che molti genovesi utilizzando per fare trekking urbano - conclude Rixi -. Noi non chiediamo di utilizzare l'attuale edificio per costruire il carcere ma farne uno ex novo. Sul forte, invece, si potrebbe investire per fare un centro polivalente ma se dietro si hanno già investitori privati pronti a lavorarci. Evitiamo di fare altre esperienze come quella di Forte Begato».
La Lega Nord ha presentato una mozione nel quale si richiede un impegno espresso a presidente e giunta regionale ad intraprendere per quanto di competenza e nelle sedi opportune iniziative tese a spostare dal quartiere il carcere.
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