La Destra lancia i militanti nell'arena

La Destra lancia i militanti nell'arena

Priorità ai candidati locali, ma anche in questo caso in testa alla lista ci sono i «big» nazionali. Neanche La Destra cede alla tentazione del nome noto e candida come capolista alla Camera dei deputati il segretario nazionale Francesco Storace e al numero due il suo braccio destro Teodoro Buontempo. Per arrivare a vedere un volto davvero ligure bisogna scendere alla casella numero 3: Massimiliano Mammi, spezzino e segretario regionale del movimento. Lui assicura che Storace e Buontempo servono solo come nomi per identificare meglio il simbolo del partito e che in parlamento finirà lui: «Non c'è nessun dubbio su questa possibilità - spiega Mammi -, è già tutto messo nero su bianco. Piuttosto ora concentriamoci sulla campagna elettorale perché il nostro obiettivo per la Liguria è arrivare al 4 per cento. Già nel 2008, ed eravamo appena nati, avevamo ottenuto oltre il 3 per cento con una punta del 3,8 alla Spezia: insomma, ci teniamo a fare risultato pieno da queste parti». Per il resto le liste sono composte davvero da militanti del territorio, tutte persone che non hanno mai avuto incarichi di rilievo nel mondo della politica: artigiani, professionisti, disoccupati e studenti. Capolista per il Senato è Laura Petricciola. «Vogliamo arrivare a ripensare il sistema Liguria che è andato al collasso per il fallimento delle aziende statali e parastatali che hanno mantenuto in piedi questa regione cercando di sostenere la rete di piccole imprese che stanno sentendo con forza la crisi economica - continua Mammi -. Dal parlamento una forte attenzione dovremo porla nei confronti del settore balneare, molto importante nelle nostre riviere, che rischia di essere spazzato via dalle direttive europee».
Un ricordo va anche ai due marò detenuti in India «soldati non solo italiani, ma europei e della Nato che solo un governo scarsamente rappresentativo come il nostro può permettere restino in quelle galere» accusa Federico Mallucci.

Infine spazio al bacino di voti sul quale si vuole concentrare La Destra: «Vedendo i pasticci combinati dal Pdl sulle candidature liguri è ovvio che speriamo in un recupero dei voti che probabilmente i nostri alleati perderanno, però la nostra attenzione è rivolta soprattutto a quel 40 per cento di elettori che non vogliono andare a votare».

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