Doria smonta anche il Terzo Valico

Doria smonta anche il Terzo Valico

(...) «'A Lanterna» alla presentazione di un progetto di recupero delle eccedenze alimentari, smonta anche l'ultima speranza di rilancio in termini infrastrutturali per Genova e per tutta la regione. Come se non bastassero già gli intoppi e ritardi a cui il progetto dell'alta velocità è sottoposto periodicamente. È notizia dell'altro giorno che gli scavi per le gallerie del Terzo Valico sarebbero a rischio per colpa della spending review del governo Monti che ha tagliato i rimborsi alle spese di trasferta della commissione che autorizza le esplosioni. Senza il via libera di questa commissione, gli scavi non possono proseguire. E ora un altro paletto lo mette il primo cittadino. Guai a pensare che l'amministrazione pecchi di immobilismo in materia di lavori pubblici. «Il Comune non è fermo - ribadisce il sindaco Doria - tant'è vero che abbiamo deciso di finanziare lo scolmatore del torrente Fereggiano. Stiamo seguendo i progetti di riqualificazione intergrata alla Maddalena e a Prà. Con le risorse che abbiamo, non siamo fermi. Ma sul piano nazionale ci vuole una revisione del patto di stabilità per favorire la spesa per gli investimenti».
Doria fa riferimento a chi ora siede in Parlamento, si rivolge a loro chiedendo di allentare la morsa che vincola i comuni a rispettare un tetto di spesa e non investire un euro di più della somma pattuita. Anche se nelle casse degli enti locali ci sarebbero risorse sufficienti e tali da investire. «È urgente sollecitare un intervento rapido degli eletti in Parlamento per favorire una spesa pubblica produttiva che incentivi investimenti e crei lavoro - precisa il sindaco. Il rapporto tra soldi che si spendono e posti di lavoro creati dev'essere positivo, non serve spendere montagne di soldi per creare pochissimi posti di lavoro». Una regola fondamentale per il settore dell'edilizia, annota Doria che la applica anche per quello delle infrastrutture. «La Gronda autostradale sarebbe un'opera molto costosa e in più genera poco lavoro - continua il sindaco che sulla realizzazione di quest'opera ha sempre manifestato le proprie perplessità -. La Gronda è ancora sottoposta a una valutazione di impatto ambientale a livello nazionale per verificare legittimamente se sia ambientalmente compatibile». Si tratta di una procedura tecnica dovuta, e non è per perdere tempo. Ma il ragionamento di fondo non cambia: «sarebbe un'opera molto costosa con caratteristiche analoghe a quelle del Terzo Valico: darebbe poco lavoro, visto che scavare le montagne con grandi talpe meccaniche significa no impiegare molto lavoro».
C'è il tempo anche per una riflessione sulla situazione politica post voto. «L'interesse è avere un governo in grado di fare e non traccheggiare - commenta Doria -. Come sindaco, ribadisco l'esigenza di un allentamento del patto di stabilità e la diminuzione dei tagli per i Comuni.

La situazione oggettivamente è instabile, la resposabilità di chi siede in Parlamento ora è di realizzare cose specifiche». Che ci sia pure anche un governo a termine, aggiunge escludendo un accordo tra il Pd e il Pdl. E di Grillo cosa dice? «Penso che debba solo rappresentare i problemi che sono drammatici e non tollerare dilazioni».

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