Dopo la frana, le polemiche: «Tursi ci ha abbandonato»

(...) dopo l'arrivo dei Vigili del Fuoco, non c'è nessuno. I residenti si affacciano alla finestra, qualcuno scende in strada, e al buio la scena non è di quelle incoraggianti: detriti dappertutto, asfalto tranciato di netto a pochi metri soltanto da un palazzo avvolto dalle impalcature per la ristrutturazione in corso. Ed anche il pezzo di muro rimasto presenta crepe diffuse. Tra i primi ad affacciarsi per vedere, per capire qualcosa di quello che è appena successo è la padrona di un cane, un meticcio, che a quell'ora, l'ora precisa dello smottamento, doveva essere lì in strada, a zampettare, come fa tutte le notti. E invece, è stato proprio lui, il meticcio - sguardo vispo, orecchie sempre tese e con quel sesto senso animale che non si sa dove nasce e fin dove arriva -, ebbene, è stato lui, il meticcio, ad «avvertire qualcosa prima». E a far cambiare idea alla padrona sulla solita passeggiata nottambula. Così lei, e anche lui, il meticcio, si sono salvati. «Ha sentito che stava succedendo, non so - racconta la donna, cinquantenne, residente a due passi - e mi ha portato via. Strano, perché lui, alla sera, fa sempre i suoi bisogni in quel punto». Già. Proprio in quel punto dove la frana ha tagliato in due via Ventotene.
Lo smottamento fa esplodere la polemica, in un quartiere come il Lagaccio «dove l'unico intervento pensato dalle autorità locali doveva essere quello per la moschea» si sente ripetere come un mantra. Qualcuno, del Comitato «Voglio la Gavoglio», si mette subito a scrivere: «Per circostanze fortunate la frana non ha prodotto danni a persone, ma un palazzo potrebbe essere evacuato da un momento all'altro e più di 100 macchine saranno inutilizzabili per settimane. Una situazione così, con l'assommarsi di incuria, mala gestione e abbandono rischia di costare vite umane». Poche ore dopo, pare una maledizione, arriva la notizia di un'altra frana, a Uscio, in località Chiapparino.

Invasa metà della carreggiata per 30 metri, istituito il senso unico alternato - avverte la Provincia - «fino al completo ripristino del fronte sul versante che dovrà essere realizzato dal proprietario del terreno». Sì, per oggi può bastare.

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