I colonnelli liguri scelti dai big senza avere ancora un partito

(...) che si chiamerà «Centro Democratico» è già alle prese con la grana delle candidature. Perché questo «sarà un Natale di lavoro», conferma il semileader, il duumviro. E la Liguria sarà una delle regioni più complicate da accontentare. Se alla Camera restano pochi dubbi sul ruolo di capolista per il deputato uscente Giovanni Paladini, per quanto riguarda il Senato c'è prima di tutto da capire se in questa terra Tabacci esiste o è solo una figura retorica. Chi rappresenta? Da chi è rappresentato? I nomi di Marco Desiderato e del senatore Claudio Gustavino potrebbero tornare d'attualità. Creando però qualche mal di pancia a chi si considera l'asse portante del nuovo partito. Insomma, il movimento di Donadi potrebbe fare la voce grossa e scegliere anche il capolista per Palazzo Madama, ruolo che potrebbe essere affidato a Francesco De Simone, ieri nominato portavoce ligure.
E sempre ieri è stato il giorno in cui sono comparsi per la prima volta in Liguria anche i simboli delle nuove formazioni che si muovono nel centrodestra. Il logo di «Fratelli d'Italia», fondato da Ignazio La Russa con Giorgia Meloni e Guido Crosetto, l'ha messo sulla sua carta intestata Alessio Bevilacqua, già candidato presidente del Municipio Valpolcevera per il Pdl. Ora però Bevilacqua lascia il partito e comunica alla segreteria del parlamentino l'ingresso nel «Gruppo misto-Fratelli d'Italia». «Ci sono scelte che vengono dal cuore, questa che ho preso è una di quelle - fa sapere -. Non ritrovavo più nel Pdl lo spirito e i valori iniziali. Ora vedrò se ci saranno nella nuova formazione cui ho aderito. Ho molta fiducia in Giorgia Meloni». Intanto, del gruppo di esponenti liguri di destra che si erano detti pronti a seguire La Russa, proprio Bevilacqua è al momento l'unico ad averlo fatto. Chi non aveva annunciato la scelta, ma l'ha compiuta ieri è invece Leila Loureiro, ormai ex vice coordinatore Pdl di Arenzano, che ha aderito a Fratelli d'Italia insieme ad Andrea Briasco e Alessandro Rivetti.
Un nuovo partito, almeno a livello ligure, è pure quello di Giulio Tremonti, che non aveva ancora raccolto adesioni. Ieri è arrivata la prima, quella di Mauro Gradi, ex leader locale del Psi, che passa così dal centrosinistra all'alleanza di ferro con la Lega. Gradi, avvocato penalista genovese, è stato indicato da Tremonti come «responsabile ligure» del partito «3L». Un partito che ora però avrà il compito di creare per presentarsi alle elezioni, partendo ovviamente dal programma dell'ex ministro di Berlusconi.
Tornando al centrosinistra, anche nel giardino bersaniano non mancano le nuove e improvvise fioriture. E anche in questo caso un neonato partito in attesa di metter su qualche iscritto, presenta già il nuovo coordinatore regionale.

I «Moderati», che qualche buona prova l'hanno già data nelle elezioni regionali piemontesi, hanno scelto Roberto De Cia per lanciare il loro simbolo e per annunciare che con il nuovo anno verrà anche presentato il movimento in costruzione.

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