Il ministro: «I black bloc non si prescrivono»

Il ministro: «I black bloc non si prescrivono»

(...) Il ministro sembra stupito di quanto sta accadendo. «Prendo atto delle circostanze rappresentate - scrive Paola Severino a Giorgio Bornacin -, relative alla possibile richiesta di archiviazione per prescrizione da parte dell’autorità giudiziaria genovese nei confronti di cinque black bloc spagnoli, presunti autori di plurime violenze durante il G8». Ma non perde tempo con i convenevoli. Passa al sodo. E vuole capire cosa si può fare, o se ci sono responsabilità da accertare. Tanto che aggiunge subito: «Le comunico in proposito che, attesa la rilevanza del fatto, ho investito le competenti articolazioni ministeriali al fine di verificare la sussistenza degli estremi per una eventuale iniziativa disciplinare - assicura il Guardasigilli -. Mi riservo pertanto di comunicarle le iniziative che saranno assunte al riguardo da questo dicastero». Qualcosa, insomma, si farà.
Anche perché i cinque black bloc spagnoli erano quelli del supermercato saccheggiato, quelli che avevano menato due agenti che cercavano di fermarli e che sono stati arrestati in flagrante da altri uomini delle forze dell’ordine sopraggiunti sul posto. I dubbi del ministro riguardano soprattutto la necessità di allungare così i tempi di un processo (fino alla prescrizione) per una situazione apparentemente così semplice. «Avevo fatto un intervento in aula su questa vicenda - conferma soddisfatto il senatore del Pdl -.

È positivo il riscontro del ministro che vuole chiarire una vicenda che ha lati oscuri e spiacevoli. Ancor più importante lo è in un momento in cui esce un film come Diaz che è solo un atto di accusa alla polizia senza alcun dato oggettivo. Ora si vuol far passare che la colpa del G8 è tutta della polizia».

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