Una notte al gelo sui treni bloccati tra Genova e Milano

(...) ma neppure una comunicazione informale che servisse a mettere in guardia i sindaci in zona. Il tutto mentre a Genova le webcam del Comune continuavano a trasmettere una città sotto il sole «ferma» al 5 dicembre scorso. Il resto lo hanno fatto le Ferrovie, con i treni bloccati ovunque e a qualsiasi ora. Con linee interrotte e passeggeri fermi al gelo per ore.
La situazione più critica si è registrata sulla strada Napoleonica che collega il capoluogo a Porto Venere, invasa da una quarantina di centimetri d'acqua. Il traffico è stato deviato all'interno dell'Arsenale. In città, allagamenti di strade e scantinati anche in altre zone come Cadimare e via Fieschi. È stata disposta precauzionalmente la chiusura di via Filzi e dell'intera zona di Montalbano per rischio frane. In viale San Bartolomeo un ospizio che ospita una novantina di anziani è rimasto isolato. Sul posto hanno operato i vigili del fuoco. La polemica per l'assenza totale di avvisi da parte della protezione civile regionale arriva anche dal vicepresidente del consiglio comunale spezzino, Maria Grazia Frijia, che suggerisce anche al Comune di spostare i soldi già stanziati per le opere di riqualificazione in piazza Verdi su interventi ben più urgenti di messa in sicurezza del territorio.
Gli allagamenti nello Spezzino hanno interessato anche la rete ferroviaria. La galleria Biassa, all'altezza di Corniglia, è finita sott'acqua e i treni hanno inizialmente circolato a senso unico alternato, con conseguenti forti ritardi. Poi la situazione è peggiorata e la linea è stata chiusa del tutto. La Liguria è rimasta tagliata in due per il secondo giorno consecutivo, dopo la paralisi di venerdì sul nodo genovese.
Ma la situazione peggiore si era verificata poco ore prima, nella notte, sulle linee Genova-Alessandria e Genova-Milano. Ancora una volta le Ferrovie sono scivolate sul ghiaccio. Linee elettriche gelate e treni fermi in piena notte. Centinaia di passeggeri sono rimasti in attesa di notizie nei pressi delle stazioni di Novi e di Arquata. Un treno partito da Milano alle 20 di venerdì sera è rimasto imprigionato da una situazione surreale.

Dopo tre ore e mezza passate senza neppure il conforto del riscaldamento, i passeggeri sono stati fatti salire sui pullman e sono giunti a Genova solo verso le 4 di mattina. Solo ieri pomeriggio le linee sono state riattivate seppure con un solo binario e con gravi ritardi di tutti i treni non soppressi. La Regione chiede i danni a Trenitalia. Chi li chiede alla Regione per l'Arpal?.

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