La Russa in Liguria: «Volevo candidare i marò»

«Caro Berlusconi, devi smetterla di fare finta di dimenticarti di noi in pubblico per poi scusarti in privato». Il fuoco amico sul Cavaliere arriva da Ignazio La Russa, ex colonnello del Popolo della Libertà e ora generale di Fratelli d'Italia il movimento fondato a dicembre con Giorgia Meloni e Guido Crosetto nato da una costola del Pdl. La Russa ieri ha fatto il tour della Liguria da levante a ponente fermandosi nel savonese per un incontro con imprenditori e artigiani e toccando diverse località della riviera, spostandosi poi in serata nel Tigullio. In mezzo la tappa a Genova per l'incontro con giornalisti ed elettori e la stoccata a Berlusconi perché quando dice «di votare solo i grandi partiti, deve specificare che si tratta di un appello a non votare per Monti. Fratelli d'Italia è un alleato che farà comodo al Pdl perché garantiremo una scelta di campo netta: mai governi tecnici, mai intese con il Pd».
L'ex ministro della Difesa dice di sentirsi a casa in Liguria, lui che da cinquant'anni ha scelto Zoagli come località di villeggiatura, ma spiega di aver deciso di non candidarsi da queste parti per dare spazio al territorio. Così dopo le teste di lista Giorgia Meloni e Guido Crosetto, lancia Riccardo Garosci (imprenditore con un passato da europarlamentare) alla Camera dei deputati e Augusto Sartori (assessore a turismo e commercio di Santa Margherita Ligure) per il Senato. «Il nostro partito a livello nazionale punta ad ottenere tra il 4 e il 5 per cento. In Liguria siamo convinti di stare tra il 3 e il 4 per eleggere un rappresentante per ogni Camera». Partito nuovo, Fratelli d'Italia, nato solo il 21 dicembre («giorno più buio dell'anno, ma anche giorno in cui la luce comincia ad essere più forte») che punta sul contatto diretto con le persone per sponsorizzare il proprio messaggio. Per la Liguria il «frame» è chiaro: sfruttare Expo 2015 che si terrà a Milano facendo della nostra terra un punto di riferimento per milioni di visitatori che arriveranno in Italia da 150 paesi di tutto il mondo.
Poi svela di aver pensato a candidare in Parlamento Salvatore La Torre e Massimiliano Girone, i due marò agli arresti in India: «Mi sono fermato perché ho senso dello Stato e il presidente della Repubblica mi ha chiesto di non strumentalizzare la vicenda in campagna elettorale - ha spiegato La Russa -. Ma andavano candidati. Quello che è successo è vergognoso. Il governo doveva farne un tema di priorità nazionale per la dignità del sistema Italia, invece l'ha trattata come fosse una questione personale».
Tocca anche il tema Monte dei Paschi rilanciando la proposta del rimborso Imu: «Sono stato a casa di Berlusconi per proporgliela e se l'è presa per sé rivedendola un po' - dice tra il serio e il faceto l'ex Pdl -. Chiediamo che il governo Monti emetta oggi bot a dieci anni pari all'importo da restituire agli italiani per l'Imu sulla prima casa. I soldi tra dieci anni saranno pari agli interessi che la banca dovrà pagare allo Stato: lo trovo molto più efficace di un'intesa con la Svizzera».


Infine tocca la vicenda degli F35 annunciando che oggi presenterà una proposta nel dettaglio per spiegare come vi si può rinunciare: «Quando si comprano gli armamenti si risponde anche a una esigenza dell'industria che produce. I numeri, però, si possono cambiare ma serve una operazione che porti un vantaggio effettivo».

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