Giappone, la solidarietà internazionale Berlusconi: "Pronti a dare assistenza"

Messaggi di cordoglio e proposte d'aiuto anche da parte di Napolitano, Obama, Cameron e dalla Cina

Giappone, la solidarietà internazionale 
Berlusconi: "Pronti a dare assistenza"

Roma - "Siamo rimasti profondamente emozionati - ha affermato in una nota il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi - nel vedere le immagini del terremoto e del successivo tsunami in Giappone. Siamo vicini a popolo giapponese in questa tragica circostanza e pronti a dare tutta l’assistenza e l’aiuto possibile al governo di Tokyo". Questo il messaggio al collega nipponico Naoto Kan (foto).

Messaggio all'Imperatore Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato all’Imperatore del Giappone Akihito un messaggio di cordoglio. "La notizia delle gravissime conseguenze del sisma che ha colpito il nord-est del Giappone, provocando vittime e grandi distruzioni materiali - scrive il Capo dello Stato - mi ha profondamente addolorato". E trasmette all’Imperatore del Giappone a nome suo e di tutto il popolo italiano "il più sentito cordoglio e le espressioni di umana solidarietà per le vittime".

Allerta inglese Il ministro degli esteri britannico William Hague ha convocato una riunione del Cobra, il comitato governativo per le emergenze, sulla situazione in Giappone e nel Pacifico dopo il terremoto. Hague ha detto che finora non ci sono notizie di vittime britanniche nel sisma.

Obama svegliato alle 4 Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e la first lady Michelle, hanno inviato le proprie condoglianze ai familiari delle vittime del terremoto e dello tsunami che hanno colpito il Giappone, e si sono detti pronti ad aiutare il popolo giapponese, legato agli Usa da una grande amicizia e una stretta alleanza. Come si legge in una dichiarazione della Casa Bianca diffusa all’alba a Washington, Obama è stato informato nel cuore della notte dal capo gabinetto Bill Daley, che lo ha svegliato alle quattro del mattino.

Emergenza anche in Cina Il presidente cinese Hu Jintao e il primo ministro Wen Jiabao hanno chiesto alle squadre di soccorso di accelerare il lavoro nella provincia dello Yunnan dove ieri un terremoto di magnitudo 5.8 ha provocato 25 morti e 250 feriti.

Il sisma ha distrutto oltre 180 mila abitazioni, danneggiandone altre 49 mila. Il consiglio statale ha istituito un gruppo di lavoro, sotto la responsabilità del vice ministro agli Affari civili Jiang Li che si è recato immediatamente sul posto per coordinare i soccorsi alla popolazione.

 

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