"Giarda da Trento al Colle sul volo dei vigili del fuoco" Lega contro il neo ministro

Per raggiungere il Colle e giurare da ministro, Piero Giarda ha volato sull'elicottero dei vigili del fuoco. La Lega: "Chi paga?". Ma i tecnici non sono migliori dei politici?

"Giarda da Trento al Colle sul volo dei vigili del fuoco" Lega contro il neo ministro

Saranno anche dei tecnici, ma a imparare i vizi dei politici ci mettono davvero poco. Neanche ventiquattr'ore da ministro che già Piero Giarda finisce nel tritacarne dei media per aver usufuito di un passaggio su un elicottero dei Vigili del Fuoco. A criticare il titolare del dicastero per i Rapporti col parlamento è stato il leghista Maurizio Fugatti accusandolo di aver usato l'elicottero dei vigili del fuoco di Trento per raggiungere la Capitale giusto in tempo per giurare da ministro della Repubblica. Per fortuna, tra i prpositi del neo premier Mario Monti c'è proprio il taglio di certi "vizi" solitamente attribuiti ai politici ma che, a quanto pare, piacciono anche ai tecnici.

Secondo la stampa locale il volo, avvenuto tra le 13 e le 17 di ieri, sarebbe stato organizzato per consentire a Giarda di raggiungere la Capitale per il giuramento al Quirinale. Il neo ministro sarebbe, dunque, arrivato a Roma direttamente da Trento con un elicottero messo a disposizione dalla Provincia. "Non sappiamo se la notizia corrisponda al vero, anche se ampiamente documentata dai quotidiani locali - tuona Fugatti - ma qualora corrispondesse alla realtà crediamo che oltre all’inopportunità di una simile scelta ci si debba interrogare sulla sconvenienza nel modo di agire". A questo punto l'eponente leghista vorrebbe sapere è a spese di chi ha viaggiato il neo ministro "nel suo trafelato viaggio verso Roma". "Ha pagato lui o i contribuenti trentini? - ha tuonato il parlamentare del Carroccio - crediamo che una risposta chiarificatrice sia quantomeno opportuna".

Non è certo la prima volta che un politico finisce sotto accusa per l'uso improprio di un volo (di Stato o meno). All'ex ministro Ignazio La Russa era stato rinfacciato di averlo usato per andare allo stadio di San Siro a vedere una partita dell'Inter. L'ex An (al tempo titolare della Difesa) aveva spiegato di non poter prendere aerei di linea: "Se vado con voli di linea devono approntare misure di sicurezza tali che creano casino all’Alitalia". Nel caso del match tra l’Inter e lo Shalke 04, però, La Russa aveva puntualizzato che si trattava di "un’invenzione totale". Stessa polemica per la governatrice del Lazio, Renata Polverini, che era stata pizzicata dal Fatto Quotidiano arrivare alla fiera del peporoncino a Rieti con un elicottero della Protezione civile. Polverini in elicottero alla Sagra: "Non c'é stato assolutamente alcun uso improprio dell'elicottero - aveva replicato l'ex sindacalista - anzi, lo userò ancora se avrò bisogno di conciliare, da presidente, la mia presenza in più contesti". La Polverini aveva, tuttavia, puntualizzato di non gravare mai sul denaro pubblico. Nella stessa polemica è finito più volte anche l'ex premier Silvio Berlusconi, accusato dalla sinistra non tanto di un uso improprio dei voli di Stato ma di avervi fatto salire persone non titolate ad esserci. "Non c’è nessun abuso d’ufficio, ma solo la meschinità di fare queste osservazioni - aveva replicato il Cavaliere ai microfoni di Sky Tg24 - il presidente del Consiglio ha ricevuto 39 minacce di morte e deve preferibilmente usare l’aereo di Stato. Il presidente del Consiglio ha la libertà di invitare chiunque e questo non aumenta di un euro il costo del viaggio".

Per mesi la società civile ha puntato il dito contro la politica, rea dei peggiori sprechi e di un continuo abuso dei voli di Stato.

E, adesso che il blitz di Monti ha messo da parte il parlamento, stride la scelta di Giarda di utilizzare un elicottero dei vigili del fuoco per raggiungere la Capitale. Di sicuro avrà avuto i suoi buoni motivi. Di sicuro la Lega vorrà saperli. E, di sicuro, i contribuenti saranno curiosi di visionare il conto (saldato) della tratta Trento-Roma.

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