Il giorno degli sciacalli

È l’anniversario della strage di via Amelio: quella che nel 1992 uccise Paolo Borsellino e gli agenti Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Cusina, Claudio Traina ed Emanuela Loi; quest’ultima fu la prima donna a far parte di una scorta. Il citato anniversario e l’Unità, come al solito, usa morti per colpire i vivi. L’addetto stampa di Giancarlo Caselli (uno che almeno oggi non vogliamo nominare) ha scritto un articolo ignobile per sostenere, in pratica, questo: vergogna, a Marsala hanno fatto procuratore capo Alberto Di Pisa, uno a cui non piaceva Falcone e che peraltro fu accusato d'essere il «corvo» che scriveva lettere anonime per danneggiarlo; vergogna, hanno fatto procuratore capo lui anziché Alfredo Morvillo, uno che oltretutto ha il merito di essere amico di Caselli e del suo addetto stampa.

Ora: primo, la nomina l’ha fatta il Csm; secondo, Di Pisa circa l’accusa di essere il famoso «corvo» è stato assolto punto e basta: innocente (capite questa parola?) che vuol dire innocente; terzo, è veramente paradossale che si elenchino vecchie opinioni di Alberto Di Pisa contro Falcone (un’audizione al Csm del 1989) proprio su un giornale, l’Unità, che contro Falcone condusse la campagna più infamante, violenta, meschina e vigliacca che l’eroico magistrato abbia mai subito: campagna che l’accompagnò sino al giorno della morte. Un consiglio: zitti. Ma zitti.

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