Nevegal - La salita gli serve per decollare. Mentre gli altri iniziano a fare fatica, lui sembra trovare energie nuove. Alberto Contador si alza in piedi sui pedali della sua bicicletta bianca e balla. Balla. E balla ancora. Tornante dopo tornate. E la maglia rosa si divora la concorrenza anche nella cronoscalata da Belluno e Nevegal (12,7 km), la 16esima frazione, quella che apre la terza settimana dopo il secondo giorno di riposo. Alla fine sono 34 i secondi di ritardo di Vincenzo Nibali che, in ogni tappa di questo Giro, non lesina nemmeno una stilla di sudore per provare a mettere in crisi il Pistolero di Pinto.
Contador con dedica Lo Squalo parte fortissimo nella prima porzione, tutta pianeggiante. All'intermedio dopo 5,3 km il siciliano guadagna 9" su Scarponi e 13" su Contador. Poi la strada si arrampica verso Nevegal e la maglia rosa mette la freccia. A metà salita ha già 38" di vantaggio sulla coppia di italiani, che viaggiano con lo stesso tempo. Il finale, con gli ultimi 2 km che spianano, gioca a favore del capitano della Liquigas: Nibali recupera 4" a ognuno dei suoi avversari e chiude al secondo posto. Re Contador vince con 28'55" e sul podio ricorda Xavier Tondo (morto ieri in un incidente in garage, schiacciato dalla sua auto). Lo Squalo segna 29'29". Poi Scarponi con 29'33". Il marchigiano supera il colmbiano Rujano di un solo secondo, Pollicino è andato forte anche oggi. Alle loro spalle ancora una grande ma sfortunata impresa di Stefano Garzelli.
Il varesino, 38 anni, dopo il secondo posto beffardo nel tappone dolomitico con arrivo sul Gardeccia, deve accontentarsi della quinta piazza (29'41"). Contador incrementa il suo vantaggio in classifica su Scarponi e Nibali ora rispettivamente a 4'58" e 5'45". In quarta piazza sempre il francese Gadret, che precipita a 7'35".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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