Pichetto Fratin: "Un altro anno di bollette alte"

Il direttore de ilGiornale, Alessandro Sallusti, intervista il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin durante l'evento del Giornale

Pichetto Fratin: "Un altro anno di bollette alte"
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In uno scenario sempre più complesso come quello che stiamo vivendo, l'energia dicenta sempre più importante. È questo il cuore dell'intervista realizzata dal direttore de ilGiornale, Alessandro Sallusti, al ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. Che ha spiegato: "Dobbiamo avere un mix energecico se vogliamo che il nostro Paese resti nel futuro. Sul nucleare, però, l'Italia non ha ancora un quadro giuridico che preveda norme di controllo e di formazione. E anche di portare avanti le professionalità. Dopo la Francia siamo il Paese con più importanti cervelli. Siamo impegnati anche negli Stati Uniti. Dobbiamo formare tutti, anche il saldatore per il reattore, che deve avere una specializzazione. Si tratta quindi di avere un quadro giuridico completo nel quale muoversi. Il Parlamento deciderà e poi ci saranno dodici mesi per le norme attuative".

L'obiezione che viene fatta più frequentemente, però, è che il nucleare costa troppo. "Ma non è così - precisa il ministro - servirà qualche anno prima di dirlo davvero". Anche perché la prima goccia di energia, sottolinea Sallusti, arriverà tra un po'. "La tecnologia sta andando avanti in modo inimmaginabile - prosegue il ministro - Quattro anni fa mi occupavo dei grandi progetti europei, come viceministro di Giancarlo Giorgetti. Vennero a parlarci dei treni ad idrogeno, ci dissero che sarebbero arrivati nel 2026 ma sono sono arrivati due anni prima del previsto, nel 2024. Dobbiamo attrezzarci perché la ricchezza del futuro sarà nella capacità di avere energia".

Ma questi sono i grandi progetti, fondamentali. C'è poi la quotidianità, come il prezzo delle bollette, il cui costo non diminuirà: "Per il 2025 sarà molto dura, ammette amaramente il ministro, salvo che ci sia una diminuzione violenta del prezzo del gas. Tutto dipende dagli accadimenti geopolitici, non alle valutazioni strettamente energetiche". Leggere le bollette è sempre più difficile: "L’obiettivo è quello di dare una bolletta standard perché le famiglie devono sapere quanto spendono. Essere ottimisti ci porta a lavorare per il futuro.

Mi auguro che si arrivi alla pace in Ucraina, che venga difesa dai Paesi europei e che permetta al gas di passare a 30. E poi naturalmente sul futuro l’ottimismo vuol dire avere il nucleare di nuova generazione per le generazioni che verranno".

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