La narrazione catastrofista della sinistra si scontra contro il muro della realtà. Il governo, seppur mantenendo saldi i principi anti-assistenzialisti, ha deciso di tagliare in modo lento e graduale il reddito di cittadinanza grillino. Nessun provvedimento anti-poveri, nessuno choc nelle poltiche del lavoro e, soprattutto, nessun taglio netto del sussidio pentastellato. La Corte dei Conti, nelle ultime ore, ha dato il via libera al decreto attuativo firmato Marina Calderone, ministro del Lavoro dell’esecutivo Meloni. Entro l’inizio di settembre partirà il “Supporto per la formazione e il lavoro”: un mini assegno di 350 euro per gli ex percettori del reddito ritenuti “occupabili”.
Il "Supporto per la formazione e il lavoro"
La stretta, concordata con gli elettori e varata dal governo di centro destra, comincia a portare le prime novità. Il Supporto per la formazione e il lavoro, con l’acronimo Sfl, è il primo passo nella direzione intrapresa dall’esecutivo: un taglio deciso, ma non totale, del sussidio pentastellato. Un modo, sia per non lasciare nuclei familiari meno abbienti, sia per accompagnare nel mercato del lavoro gli ex percettori occupabili.
Gli ex percettori, dunque, di età compresa tra 18 e 59 anni che non hanno in famiglia un minore, un disabile o un over60. Tra questi 159 mila, secondo le stime del ministero del Lavoro, 112 mila sono attivabili nel mercato del lavoro. Di questi, solo il 35% sono già iscritti a corsi di formazione che rientrano nel Sfl. I restanti 73 mila, secondo il Corriere della Sera, dovranno richiedere il mini assegno di 350 euro entro settembre.
I requisiti
I requisiti per accedere al Supporto per la formazione e il lavoro sono altrettanto chiari. L’Isee familiare non deve essere superiore a 6mila euro. Il Sfl, al contrario del reddito grillino che conteggiava solo il nucleo familiare, viene assegnato individualmente. Questo significa che in una coppia, dove entrambi rientrano tra gli ex percettori “occupabili”, potrebbero entrare due assegni da 350 euro. Il Sfl viene richiesto online all'Inps direttamente dall'interno o attraverso i patronati e il "relativo percorso di formazione - spiega il decreto ministeriale - viene attivato mediante la piattaforma Siisl"
I richiedenti, al fine di ricevere l’assegno deciso dal governo, dovranno sottoscriversi sulla piattaforma il “patto di attivazione digitale”, indicando “almeno tre agenzie per lavoro o enti autorizzati”. Il cosiddetto ex percettore occupabile, dopo aver fatto domanda ad almeno tre agenzie per il lavoro accreditate, verrà“convocato dal servizio per il lavoro competente per la stipula del patto di servizio personalizzato”. Stipulato questo patto, “l’interessato, attraverso il Siisl, può ricevere o individuare autonomamente offerte di lavoro, servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro e politiche attive comunque denominate ovvero specifici programmi formativi e progetti utili alla collettività”.
Il ruolo di Gol
Il governo, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, farà affidamento sul programma Gol (Garanzia accusabilità dei lavoratori).
Il programma prevede il coinvolgimento di agenzie private che, secondo un tariffario ad hoc, vengono remunerate in base alle prestazioni erogate. Oltre ai vari centri per l’impiego, nelle liste dei beneficiari del Sfl rientrano anche gli enti di formazione, gli enti del servizio civile e i comuni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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