Più tasse alle banche e meno ai cittadini. Dai trasporti al Covid: ecco tutte le novità

Dalle misure sui Taxi, a quelle per mitigare il caro voli, fino alla deroga al tetto dei compensi dei manager coinvolti nella costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina

Più tasse alle banche e meno ai cittadini. Dai trasporti al Covid: ecco tutte le novità

Dalle misure sui Taxi, a quelle per mitigare il caro voli, fino alla deroga al tetto dei compensi dei manager coinvolti nella costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. Il Consiglio dei ministri ha dato via libera ieri al Dl Asset e investimenti. Tra le misure prese dal governo ci sono norme anti delocalizzazione per le imprese, ma anche la fine dell'obbligo di isolamento per i positivi al Covid, misure più severe (fino a sei anni di carcere) per i piromani dei e risorse contro la proliferazione del granchio blu.

Deroga al tetto per i compensi per coinvolgere i migliori manager

Il Consiglio dei ministri ha approvato la deroga al tetto (da 240mila euro) dei compensi per gli esperti che lavoreranno per la realizzazione del Ponte sullo Stretto. È una norma fortemente voluta dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di Matteo Salvini, al fine di garantire il coinvolgimento dei migliori professionisti sul mercato per la realizzazione del ponte.

La misura non è stata apprezzata dalle opposizione. «Oggi il governo approva un decreto che è un vero e proprio blitz estivo», ha dichiarato in una nota Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, «oggi il governo approva un decreto che è un vero e proprio blitz estivo. È inaccettabile che si decida di aumentare gli stipendi della societàPonte sullo Stretto di Messina e di garantire all'amministratore delegato Ciucci la cumulabilità tra pensioni ed emolumenti». Un'affermazione, quest'ultima, a cui ha ribattuto il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri: «In merito ai tetti retributivi per il ponte sullo stretto i vertici della società hanno già chiarito che le modifiche ai compensi non riguarderanno l'amministratore delegato ed altre figure apicali, ma semplicemente professionisti da cercare sul mercato con trattamenti economici adeguati». Il Cdm è intervenuto anche sul caro materiali prevedendo circa 1 miliardo di euro «per far fronte ai rincari e permettere la realizzazione di interventi indifferibili per l'alta velocità ferroviaria, finanziati con i fondi Pnrr: si tratta di Milano - Verona, Milano - Venezia, Terzo valico di Giovi.

Stretta sugli algoritmi delle tariffe e sulla profilazione degli utenti

Intervento deciso del governo sui rincari dei biglietti dei voli. Per contrastare le dinamiche osservate negli ultimi mesi, infatti, viene vietata la fissazione dinamica delle tariffe da parte delle compagnie aree, modulata in relazione al tempo della prenotazione se la fissazione è applicata su rotte nazionali di collegamento con le isole (Sicilia e Sardegna) e avviene o durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità o in concomitanza di uno stato di emergenza nazionale e se conduce ad un prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori, del 200% superiore alla tariffa media del volo. Viene inoltre considerata pratica commerciale scorretta l'utilizzo di procedure automatizzate di determinazione delle tariffe - da e per le isole, ossia laddove sussistono esigenze di continuità territoriale - basate su attività di profilazione web dell'utente o sulla tipologia dei dispositivi elettronici utilizzati per le prenotazioni, quando esso comporti un pregiudizio economico. Infine, le compagnie dovranno sempre informare l'utente, per gli acquisti di biglietti online, circa l'utilizzo di strumenti di profilazione.

Molto contrariate le compagnie di volo: «Ogni tentativo di restringere gli spazi di libero mercato, oltre ad essere in contrasto con la normativa europea applicabile, non potrà che avere effetti negativi, e contrari agli obiettivi dichiarati, sull'offerta e sugli stessi prezzi dei biglietti», avverte Alessandro Fonti, presidente di Aicf, l'Associazione Italiana delle Compagnie Aeree Low-Fare, «danneggiando ovviamente per primi i consumatori e mettendo a rischio in ultima analisi gli investimenti delle compagnie aeree in Italia e l'occupazione diretta e dell'indotto».

Fino al 20% di nuove vetture. Saltata la cumulabilità delle licenze

Il governo interviene per porre un rimedio alla carenza di Taxi osservata nel corso di questa stagione turistica. Nel dettaglio, il decreto prevede che le città metropolitane, i capoluoghi e i comuni sede di aeroporti internazionali possono bandire un concorso straordinario, sino a un incremento del 20% rispetto alle licenze esistenti, aperto a nuovi operatori, con una «procedura più celere, certa e semplificata», rispetto all'assetto normativo previgente. Analoghe semplificazioni e accelerazioni sono previste per le procedure inerenti le licenze temporanee, prorogabili per 24 mesi. Esclusa l'ipotesi di cumulabilità delle licenze definitive, misura che era risultata tra le più indigeste tra i sindacati dei tassisti che infatti avevano minacciato lo sciopero.

Per l'acquisto dei taxi necessari all'esercizio delle nuove licenze è previsto il raddoppio dell'ecobonus, stesso beneficio riconosciuto agli Ncc, Noleggio con conducente. Viene infine sburocratizzato lo strumento della doppia guida per affrontare i picchi turistici con la massima efficacia e semplicità per gli operatori. Nella giornata di ieri era stata particolarmente critica la Unica Cgil Taxi che invita allo sciopero generale e alla mobilitazione. «Le leggi vigenti già permettevano ai sindaci, laddove fosse necessario, di intervenire sugli organici e di rendere più efficace il servizio», dichiara Nicola Di Giacobbe, coordinatore unico nazionale di Unica Cgil. «Il vero obiettivo è quello di smantellare il servizio pubblico taxi - aggiunge - per fornire macchine ed autisti al nuovo caporalato gestito dalle multinazionali». Anche il responsabile nazionale dell'Ugl Taxi, Alessandro Genovese, si era detto contrario parlato alla possibilità di avere più licenze cumulabili.

Non più isolati i positivi al Covid. Sei anni di carcere per i piromani

Stop all'isolamento per i malati di Covid. Con il provvedimento viene definitivamente messa la parola fine alla pandemia. E cancellato il decreto del 2021 che obbligava a stare a casa dopo un tampone positivo. Si potrà, quindi, uscire da casa anche con il virus. «L'andamento epidemiologico e la disponibilità dei vaccini non rendono più necessaria questa misura che negli ultimi tempi è stata in parte disattesa», ha spiegato il ministro della Salute, Orazio Schillaci. L'ultima circolare ministeriale in merito, successiva alla legge, fissava in 5 giorni l'obbligo di isolamento, a partire dal tampone positivo o dall'insorgere dei sintomi. Cessa anche l'autosorveglianza per i contatti di persone positive, che prevedeva «l'obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2, al chiuso o in presenza di assembramenti». Si elimina anche l'indicazione per Regioni e Province autonome di comunicare quotidianamente i dati sui contagi a ministero e Iss.

Pene più severe contro i piromani. Dopo l'allarme roghi e gli incendi che hanno devastato Sicilia e Sardegna, arrivano le modifiche all'articolo 423-bis, che disciplina il reato di incendio boschivo. L'inasprimento è stato concordato dal ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, e quello della Giustizia Carlo Nordio. Aumenta la pena minima per chi causa un incendio: da quattro si passa a sei anni di reclusione. Se l'incendio è di natura colposa, il minimo di pena si alza da uno a due anni. Il testo prevede poi un aumento di pena «da un terzo alla metà» se l'incendio «è commesso al fine di trarne profitto per sé o per altri».

Stanziati 700 milioni per i microchip. Rafforzato il golden power

Il Dl Asset approvato in Consiglio dei ministri anticipa alcune misure urgenti del più vasto Piano Nazionale per la Microelettronica, destinando al settore circa 700 milioni di euro. Nello specifico viene istituito un credito di imposta maggiorato per la ricerca e lo sviluppo nel settore dei semiconduttori. Viene cofinanziata inoltre la Chips Joint Undertaking, iniziativa promossa tramite il Chips Act Eu che sosterrà tutte le misure di ricerca accademica e industriale nella microelettronica. Per monitorare il trasferimento all'estero di tecnologia critica, anche quando questo avvenga infra gruppo, il Cdm ha autorizzato l'esercizio dei poteri speciali quando gli atti e le operazioni riguardino l'intelligenza artificiale, i macchinari per la produzione di semiconduttori, la cybersicurezza, le tecnologie aerospaziali, di stoccaggio dell'energia, quantistica e nucleare.

Tra le altre misure, è stabilito che gli osservatori astronomici di rilevanza europea (finanziati dall'Esa) costituiscono asset di rilevanza strategica per lo studio dello Spazio e per i quali non si possono, a livello locale, opporre vincoli di carattere paesaggistico o urbanistico. Per attrarre gli investimenti esteri si prevede che per quelli pari ad almeno un miliardo di euro e riconosciuti dal Ministero delle Imprese di «interesse strategico nazionale» viene introdotta la possibilità di nominare un commissario straordinario che assicuri il coordinamento e l'azione amministrativa necessaria. Infine, per contrastare la delocalizzazione delle imprese, nel decreto è prevista l'estensione a 10 anni del termine per il recupero incentivi per le grandi imprese che portano all'estero la produzione.

Imposta sui maxi utili del credito per aiuti su mutui e tagli alle tasse

Era stata più volte ventilata, ora il Consiglio dei ministri ha dato il via libera a sorpresa alla tassa sugli extraprofitti delle banche. La misura è stata voluta dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, e prevede, per il solo anno 2023, un prelievo del 40% sugli extraprofitti delle banche, determinati dai rapidi aumenti dei tassi d'interesse dalla Bce e dal non altrettanto rapido adeguamento degli interessi attivi riconosciuti alla clientela. Il ministro Giorgetti «ha approvato una norma di equità sociale, che è un prelievo sugli extraprofitti delle banche limitato al 2023», ha spiegato il ministro delle Infrastrutture e vice premier Matteo Salvini in conferenza stampa, dove non era presente il ministro Giorgetti. Tutti gli introiti saranno destinati a due voci: aiuto ai mutui prima casa e taglio delle tasse». Come ha spiegato Salvini, durante la presentazione delle misure, il gettito atteso da questo prelievo alle banche dovrebbe essere di «alcuni miliardi», risorse fresche che saranno utilizzate in vista della manovra di bilancio 2024.

«L'innalzamento dei tassi della Bce ha portato ad un innalzamento del costo del denaro per famiglie e imprese», spiega Salvini, a cui non è seguito «un altrettanto solerte, veloce e importante aumento» della remunerazione dei depositi. «Quindi in questo gap si verrà a contare un 40% di prelievo dagli extraprofitti multimiliardari delle banche».

L'imposta straordinaria sarà da versare «entro il sesto mese successivo a quello di chiusura dell'esercizio antecedente a quello in corso all'1 gennaio 2024». Il prelievo non «sarà deducibile ai fini dell'imposta sui redditi e dell'imposta regionale sulle attività produttive».

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