È arrivato il dietrofront sulla sospensione alle nuove tariffe previste per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica, ovvero le cure e le prestazioni garantite ai cittadini dal Servizio Sanitario Nazionale, dopo la richiesta di revoca che aveva impugnato il provvedimento del Tar del Lazio.
La dichiarazione del Tar
Il Tar, in sostanza, ha ha accolto l'istanza depositata dall'Avvocatura dello Stato confermando l'udienza in Camera di Consiglio per il 28 gennaio. "Preso atto della dichiarata gravità delle conseguenze della sospensione del decreto che determinerebbero il blocco del sistema di prenotazione ed erogazione dei servizi, con un impatto sulla salute dei pazienti", spiega in un comunicato.
Non pochi sono stati i problemi registrati in diverse regioni, che sono stati segnalati oltre che dai pazienti, anche dai medici di famiglia, per quanto riguarda le prenotazioni di esami e visite. Al momento, l'unica cosa da fare è quella di attendere la nuova decisione del Tar del Lazio per capire come sciogliere questo nodo.
Il nuovo decreto
Cosa succedeva in sostanza con il nuovo decreto? Di fatto venivano aggiornate 1.113 tariffe associate alle prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica, sulle 3.171 che compongono il nomenclatore, ovvero il 35% del totale. Il 2025 poteva porre fine a diverse attese: 28 anni per il nomenclatore delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e 25 anni per quello dell'assistenza protesica.
Nel frattempo il Ministero della Salute che ha depositato, tramite l'avvocatura dello Stato, l'istanza di revoca del decreto Tariffe fa sapere che tutto ciò è stato fatto a favore dei cittadini. "Le Regioni hanno già aggiornato i sistemi con i codici del nuovo tariffario e sono già diverse le prescrizioni dei medici. Abbiamo tutelato i cittadini dai disagi che avrebbero subito dalla sospensione. Il nuovo tariffario -spiega il ministero - era atteso da 28 anni.
Con la sua sospensione si sarebbero bloccati anche i nuovi Lea (Livelli essenziali di assistenza) che introducono una serie di importanti novità".La decisione spetterà sempre al tar che ha fissato la data al 28 gennaio quando si riuniranno i giudici in Camera di consiglio .
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