Il ministro per le Pari opportunità e la Famiglia, Eugenia Roccella è stata ospite del programma Rai Mezz'ora in più e, tra le altre cose, ha affrontato anche il tema della maternità surrogata a seguito delle numerose polemiche che si susseguono in questi giorni. Il ministro ci ha tenuto a sottolineare e ribadire che "non esiste una negazione dei diritti dei bambini. Tutti in Italia hanno gli stessi diritti". Sono parole rivolte principalmente a chi era in piazza ieri a Milano contro il governo per l'assenza di una legge sul riconoscimento dei bambini di coppie omogenitoriali ma il ministro ha messo il focus su un altro tema: "I cortei non sono un problema, ma c'è stato uno spostamento del tema, non si vuole parlare dell'utero in affitto, che è il cuore del problema".
L'esponente del governo Meloni ha sottolineato che il discorso sui diritti è valido sempre, "anche per le coppie che hanno fatto ricorso all'utero in affitto. Quando si torna in Italia, il genitore biologico è riconosciuto. Il problema è che queste coppie a volte non accettano il riconoscimento del padre biologico e chiedono di essere iscritti all'anagrafe entrambi". E poi, ha aggiunto il ministro, "la Cassazione ha detto che la strada da percorrere è l'adozione in casi particolari. Il secondo genitore può fare questo". E continuando a smentire le fake news della sinistra, il ministro ha messo in evidenza che "non è vero che non si può avere il codice fiscale". Questo, spiega, anche perché "non c’è differenza tra bambini, c’è un grande equivoco".
Infatti, Roccella ha spiegato: "Se una donna che ha un figlio, orfano o non riconosciuto da sola, si sposa con un altro uomo, affinché questo bambino sia figlio di quell'uomo c'è bisogno dell'adozione in casi particolari, che è facilitata, perché non c'è il processo dell'idoneità. Vengono date migliori garanzie al figlio". E portando l'esempio sulle coppie omosessuali ha aggiunto: "Il problema non è il genitore omosessuale che penso possa essere un ottimo genitore, ma il problema è antropologico, noi abbiamo un modello a cui tutti siamo affezionati, perché siamo nati dal grembo di una madre".
Quindi, il ministro ci ha tenuto a specificare che il no al certificato europeo di filiazione in Commissione a palazzo Madama "non l'ha bloccata" la maternità surrogata, "ma sarei felice se fosse bloccata".
E ha aggiunto, smontando la narrazione della sinistra: "C'è un movimento internazionale di femministe contro l'utero in affitto". Per altro, ci sono anche in Italia gli esponenti di sinistra contrari, "con Fassina c’è anche Zanella".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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