Vladimir Putin torna a minacciare l'Ucraina e i Paesi occidentali suoi alleati, complice la "provocazione" del via libera all'utilizzo dei missili Atamcs. Il presidente russo ha ribadito che Mosca è pronta a rispondere con il missile ipersonico Oreshnik, il cui uso massiccio secondo lo zar "è paragonabile a quello delle armi nucleari". Si tratta dell'asso nella manica che lo zar cercava dall’inizio del conflitto. Intervenuto al Consiglio di sicurezza collettiva (Csto) ad Astana, in Kazakistan, Putin ha ribadito anche l'apertura alle possibili proposte per il cessate il fuoco di Donald Trump, che ha definito "una persona intelligente e con molta esperienza": "Penso che troverà una soluzione".
L'aggressività russa si è concretizzata nel massiccio attacco registrato agli impianti energetici dell'Ucraina ha causato blackout in tutto il paese e lasciato centinaia di migliaia di persone senza corrente elettrica. L'assalto è avvenuto con circa cento droni e novanta missili di ogni tipo. "Una risposta agli attacchi in corso sul territorio russo da parte dei missili americani Atacms" la sottolineatura di Putin, che tra gli obiettivi delle forze russe ha anche inserito il cuore del potere di Kiev, definito "completamente illeggittimo". I soldati di Mosca "stanno selezionando gli obiettivi da distruggere sul territorio dell'Ucraina" attraverso l'utilizzo del "supermissile" e "potrebbero essere strutture militari, imprese dell'industria della difesa o centri decisionali".
Nel corso del suo intervento, Putin ha spiegato che la Russia sceglierà le armi da utilizzare a seconda della natura degli obiettivi da distruggere e delle minacce portate avanti contro il Paese, cogliendo l'occasione per illustrare il fiore all'occhiello:"In caso di utilizzo massiccio dei missili, la potenza dell'Oreshnik sarà paragonabile all'uso delle armi nucleari. Oreshnik colpisce anche oggetti altamente protetti situati a grandi profondità e tutto ciò che si trova nell'epicentro dell'esplosione si divide in particelle elementari e si trasforma in polvere".
Come anticipato, il leader del Cremlino non ha lesinato minacce agli alleati di Zelensky. Putin ha ricordato che "i Paesi occidentali hanno annunciato di aver dato alle forze armate ucraine il permesso di colpire il nostro territorio con armi ad alta precisione a lungo raggio di produzione occidentale", sottolineando che tale azione rappresenterebbe il coinvolgimento diretto di questi Stati nel conflitto: "L'uso di queste armi senza la partecipazione diretta del personale e degli specialisti militari dei paesi Nato interessati è semplicemente impossibile". Putin ha inoltre precisato che Mosca è a conoscenza del numero di armi consegnate all'Ucraina, minacciando pesanti ritorsioni nel caso l'Occidente fornisse anche l'arma nucleare: "Sarebbe una violazione di tutti gli obblighi assunti nel campo della non proliferazione delle armi di distruzione di massa. Ma non lo permetteremo. Monitoreremo ogni passo di quello che accade".
Non è tardata ad arrivare la replica di Zelensky.
Il presidente ucraino ha chiesto agli alleati una risposta seria al "ricatto" di Putin, definito "l'unico colpevole di questa guerra" e della sua escalation. "È una pressione" per costringere Trump "ad accettare i termini della Russia", ha aggiunto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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