Il rapimento e l'uccisione del rabbino Kogan si sta trasformando, con il passare delle ore, in un vero giallo internazionale. Sembra essere, al momento, confermata, la pista della cellula uzbeka armata dall'Iran: gli Emirati Arabi Uniti hanno, infatti, annunciato che la polizia ha arrestato tre cittadini uzbeki con l'accusa di aver sequestrato e assassinato l'emissario Chabad.
Le indagini, il ritrovamento
Kogan, rabbino 28enne ultraortodosso scomparso giovedì, gestiva un negozio di alimentari kosher nella città di Dubai, dove gli israeliani si sono riversati per il commercio e il turismo da quando i due Paesi hanno stretto legami diplomatici con gli Accordi di Abramo del 2020.
Il Mossad aveva avviato un'indagine "intensiva", bollando la sparizione di Kogan come un attacco terroristico. I funzionari di Tel Aviv ritengono che la presunta cellula uzbeka sia stata assoldata dall'Iran. Le prime indagini suggeriscono che Kogan sia stato seguito dai sospettati dopo aver lasciato il suo negozio. La sua auto è stata poi ritrovata abbandonata, mentre il suo cellulare risulta spento.
I tre arrestati
Gli Emirati Arabi Uniti hanno pubblicato i nomi e le foto dei tre sospettati dell'omicidio, scrive il Times of Israel. Si tratta di Olimpi Tohirovich, 28 anni; Makhmudjon Abdurrahim, 28 anni; e Azizi Kamilovich, 33 anni. Gli Emirati Arabi Uniti sottolineano "la determinazione delle autorità di sicurezza competenti ad adottare rapidamente le misure necessarie per scoprire i dettagli dell'incidente, le sue circostanze e i suoi moventi, e a sfruttare le loro capacità umane e professionali, la loro competenza e le loro capacità tecniche che hanno portato all'arresto dei colpevoli".
L'Iran "respinge categoricamente" le accuse secondo cui sarebbe stato coinvolto nell'omicidio del rabbino in una dichiarazione rilasciata a Reuters dall'ambasciata di Teheran negli Emirati Arabi Uniti. Lo riferisce il Times of Israel. Il corpo di Kogan è stato trovato nella città di Al Ain, al confine con l'Oman, a circa 150 chilometri da Abu Dhabi.
La codanna da Israele e dagli Stati Uniti
Il presidente israeliabo Isaac Herzog ha condannato l'omicidio e ha ringraziato le autorità degli Emirati per "la loro rapida azione". Ha affermato di confidare che "lavoreranno instancabilmente per assicurare alla giustizia i colpevoli". La Casa Bianca si è unita nel condannare l'assassinio, definendolo un "crimine orribile contro tutti coloro che sostengono la pace, la tolleranza e la coesistenza". "È stato un attacco anche agli Emirati Arabi Uniti e al loro rifiuto dell'estremismo violento in generale", ha affermato il portavoce della sicurezza nazionale Sean Savett in una dichiarazione.
Ha affermato che gli Stati Uniti sono contatto con le autorità emiratine e israeliane, offrendo supporto. Il portavoce ha anche elogiato gli Emirati Arabi Uniti per aver arrestato rapidamente diversi sospettati e ha chiesto che i responsabili siano ritenuti "pienamente responsabili"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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